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di Marco Fanuli
È stato il numero 10 della nazionale nigeriana U17, campione del mondo di categoria nel 2014, quando si fece notare da prima punta centrale, molto agile, longilineo e tecnicamente valido, osservato speciale da prestigiosi club inglesi come Arsenal e Manchester United. Ma alla fine è stato il Manchester City a bloccarlo tempestivamente, grazie soprattutto allo straordinario mondiale giocato e conquistato a suon di gol (6 in 7 partite) e di assist!
Eh sì, perché una dote che risaltava subito all’occhio ai tempi dell'U17 di questo ragazzo nigeriano alto "solo" 187 cm e capace di ricoprire tutti i ruoli d'attacco, è sempre stata la sensibilità del suo piede sinistro, contrapposta alla potenza delle sue solite giocate. Come dire, se la situazione lo richiede, sa essere ottima sponda, un ottimo compagno d’attacco per cercare l’uno-due veloce o farsi servire palloni invitanti in area di rigore. In alternativa lui va per la sua strada: corsa e potenza nelle sue lunghe leve gli permettono di puntare l’uomo, superarlo in velocità e scaricare in porta - spesso di sinistro - con coordinazione e forza.
di Marco Fanuli
È stato il numero 10 della nazionale nigeriana U17, campione del mondo di categoria nel 2014, quando si fece notare da prima punta centrale, molto agile, longilineo e tecnicamente valido, osservato speciale da prestigiosi club inglesi come Arsenal e Manchester United. Ma alla fine è stato il Manchester City a bloccarlo tempestivamente, grazie soprattutto allo straordinario mondiale giocato e conquistato a suon di gol (6 in 7 partite) e di assist!
Eh sì, perché una dote che risaltava subito all’occhio ai tempi dell'U17 di questo ragazzo nigeriano alto "solo" 187 cm e capace di ricoprire tutti i ruoli d'attacco, è sempre stata la sensibilità del suo piede sinistro, contrapposta alla potenza delle sue solite giocate. Come dire, se la situazione lo richiede, sa essere ottima sponda, un ottimo compagno d’attacco per cercare l’uno-due veloce o farsi servire palloni invitanti in area di rigore. In alternativa lui va per la sua strada: corsa e potenza nelle sue lunghe leve gli permettono di puntare l’uomo, superarlo in velocità e scaricare in porta - spesso di sinistro - con coordinazione e forza.
Un giocatore che ha trovato terreno fertile in Premier League e in Europa con la maglia del City, mettendo a segno 25 gol in 70 presenze (dall'U18 alla Prima squadra) e numerosi assist. Dalla prossima stagione sarà il Leicester a dargli ancora più spazio, dando continuità alla sua crescita e sperando possa contribuire in modo significativo alla stagione della squadra con Filbert Fox sul petto.
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