MARIO PICCINOCCHI: TESTA E PIEDI PER IL MILAN CHE VERRÀ

(di Marco Fanuli)


Era una domenica pomeriggio, recupero dell'ottava giornata del Campionato
Primavera 2013/14. L'Inter, terza in classifica, affrontò in casa il Milan di Pippo Inzaghi con 2 punti di vantaggio rispetto ai cugini.
I rossoneri vinsero 2-0 in scioltezza. La squadra di mister Cerrone (che oggi guida la Berretti nerazzurra), al contrario, risultò confusionaria e con poche idee. Gli ospiti giocarono molto bene e a centrocampo fu netta la supremazia territoriale grazie soprattutto a Benedicic (possente centrocampista centrale e autore del primo gol) e a Mario Piccinocchi, talento che ho potuto ammirare dal vivo per la prima volta, proprio durante la baby stracittadina dello scorso anno.


In lui avevo intravisto un potenziale campione. Ragazzo serio, gran lavoratore, sempre al servizio e continuamente cercato dai compagni di squadra. Tutte le azioni passavano dai suoi piedi: bravo a distribuire il gioco davanti alla difesa e all'occorrenza, capace di incunearsi nelle retroguardie avversarie con le sue percussioni centrali (clamoroso il palo durante quel derby) e sempre attento agli equilibri di squadra. 
Nonostante il fisico minuto furono sorprendenti le sue doti da interditore, una vera e propria diga a protezione della difesa. Un talento da seguire veramente con molta attenzione - pensai - già da tempo nel giro delle nazionali giovanili.

Ma nell'estate 2014 l'episodio che avrebbe potuto spegnere sogni e speranze di un ragazzo, che proprio in quel periodo, iniziava a respirare l'aria della prima squadra: lesione alla giunzione miotendinea della coscia destra
Un duro colpo per Mario che però oggi, dopo una lunga attesa lontano dai terreni di gioco, è finalmente in piedi e corre veloce verso il pieno recupero. Dalla Berretti alla Primavera, questa volta da fuori quota e con Brocchi in panchina, sperando in un'estate ben diversa da quella dello scorso anno e sognando finalmente quella maglia indossata per così poco tempo, ma che sembra far parte comunque del suo avvenire. Infondo una chance la merita.





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