VALENTINO LAZARO - 23/03/1996 - AUSTRIA

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di Marco Fanuli

L’Inter l’aveva praticamente già acquistato nel 2012. Era tutto pronto per il passaggio in maglia nerazzurra alla corte della "Berretti" di Sergio Zanetti, ma quella volta la mamma disse di no. Ed è proprio a causa del volere familiare che il ragazzo rimase a farsi le ossa in patria nelle giovanili del Red Bull Salisburgo. Risultato? Oggi in patria è considerato un piccolo fenomeno.

Inizialmente questo simpatico "furetto" (mi piace definirlo così per via delle sue acconciature bizzarre e continuamente in evoluzione e per le sue sgroppate palla al piede) si fece notare grazie ad un video amatoriale girato in un parcheggio sotterraneo e pubblicato su Youtube mentre, a soli 14 anni, si esibisce in skills varie con la sua tanto amata sfera.

Ma il ragazzo è davvero così bravo? Forse è ancora un po’ leggerino e non ancora pronto ad un campionato diverso dalla Bundesliga austriaca, ma ha ottime doti tecniche soprattutto quando si tratta di saltare l'uomo e far ripartire velocemente l'azione, veramente forte quando gli spazi davanti a lui abbondano come nelle situazioni di contropiede.



È un giocatore d’attacco (da rivedere e insistere sulla parte difensiva) che a volte tende ad estraniarsi dal gioco quando non si sente parte integrante dell’azione. Gli piace partire dalla linea di centrocampo palla al piede e svariare da sinistra a destra a suo piacimento senza troppi obblighi di squadra. Gli piace essere un numero 10 moderno.

Il suo piede destro (bravo anche nei cambi di gioco e nei lanci lunghi da metà campo) e le sue giocate da solista possono entusiasmare o fare incavolare non poco l'allenatore, ma rimane comunque un ragazzo da modellare, una scommessa che potrà risultare vincente.

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