ADAM ARMSTRONG - 10/02/1997 - INGHILTERRA


Il calcio inglese esce allo scoperto e si conferma, forse per la prima
volta dopo il decennio spagnolo, miglior fabbrica di talento nel settore giovanile.
Anche la prestigiosa cantéra del Barcellona deve ammettere la superiorità dei ragazzi d'oltremanica. Infatti, da un paio d'anni a primeggiare tra i giovani, a mio avviso, sono i Blues del Chelsea, che ricordiamo, hanno da poco eliminato ai quarti di Youth League (con un roboante 4-1) il Milan di Pippo Inzaghi, fresco vincitore della Viareggio Cup.
Oggi, però, spostiamo le nostre attenzioni verso i bianconeri del Newcastle United, che da circa 8 anni crescono nel proprio vivaio un talentino niente male, che sogna (e fa sognare i propri tifosi) di diventare il "Rooney di Newcastle upon Tyne". Stiamo parlando di Adam Armstrong, attaccante diciassettenne che ha ben figurato con la sua nazionale nello scorso mondiale U17.

Alto solo 168cm dispone, in compenso, di un destro molto sensibile e una visione di gioco superiore alla media. Da quest'anno respira la stessa aria della prima squadra: il manager Alan Pardew lo ha già premiato con qualche panchina in campionato e da inizio anno si allena stabilmente al fianco di Davide Santon. Giorno dopo giorno sta acquisendo consapevolezza nei propri mezzi e guadagnando, di pari passo, la fiducia di compagni e società.   
Partecipa attivamente alle azioni di gioco sia in fase di possesso che di non possesso, si propone costantemente ai compagni dettando i tempi e crea dinamismo nelle manovre d'attacco grazie ai continui tagli negli spazi. Da considerarsi una seconda punta, si adatta anche come prima, ma non sfigurerebbe nemmeno come trequartista, proprio per l'imprevedibilità nelle giocate. 
Il suo sogno nel cassetto è quello di fare la storia del Newcastle, nel frattempo restiamo in attesa della sua conferma in Premier League per capire se realmente l'Inghilterra ha tra le mani il nuovo Rooney.






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