PATRICK CUTRONE - ITALIA - 03/01/1998

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di Michele Santoro

Nell'agosto 2014, il Milan è stato protagonista degli ultimi giorni di mercato. In poche ore Adriano Galliani ha risolto tutti i rebus che avevano caratterizzato quell'estate rossonera.
La rosa è stata puntellata con gli innesti del giovane centrocampista olandese, Marco Van Ginkel, dell'ex atalantino Giacomo Bonaventura e con l'approdo a Milanello del “niño” Torres. L'arrivo di quest'ultimo aveva fatto storcere il naso a molti: “per carità è sempre Torres, ma non gioca con continuità almeno da due anni” si controbatteva a Galliani. E la stagione 2014/15 ha poi di fatto dato ragione ai più scettici. L'ambiente milanista però nel frattempo ha potuto dormire sonni tranquilli, perché le alternative “made in Milanello” sono cresciute e crescono bene.

37 gol con i Giovanissimi Nazionali, 2 gol al Barcellona nella finale del Trofeo “Gaetano Scirea” del 2012, addirittura tripletta alla Germania nel torneo “De Marchi” l'anno successivo; non sono stati i numeri di Fernando Torres, ma quelli di un allora già grande Patrick Cutrone.

Patrick nasce a Como il 3 gennaio del 1998 ma basta pochissimo per far capire che ha il gol nel sangue. A 7 anni vince con i pulcini della Parediense, la palma di miglior goleador nel torneo “Mascatelli”. Sarà l'osservatore del Milan Luigi Rampoldi il più lesto a notare il suo talento e a strapparlo alla concorrenza.


Patrick è una punta centrale dotata di grande fisicità, alla quale associa velocità e un ottimo piede destro. Bravo tanto negli spazi stretti quanto in contropiede, ma capace anche di far salire la squadra e di dare profondità; è un numero 9 a tutto tondo, perfetto per un 4-3-3, padrone incontrastato dell'area piccola. Ancora un po' timido nei contrasti aerei, di testa e col mancino. Il talento c'è e si vede, per informazione chiedere a Michele Di Gregorio, ex portiere degli Allievi Nazionali dell'Inter, quando venne beffato dalla giovane punta rossonera con un pallonetto di esterno durante un derby finito 5 a 0 per il Milan. Infine nel 2014 Brocchi lo accolse in Primavera con entusiasmo sotto la supervisione di Inzaghi (allenatore della Prima squadra).

Oggi Patrick è un attaccante più maturo. Ancelotti in ICC ha testato per primo la sua forza e il suo feeling con il gol (2 nel 4-0 finale), poi l'Europa League ne ha dato conferma. E adesso? Ne vedremo delle belle!

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