(di Michele Santoro)
Ve la ricordate il "Pulcino Pio”, canzone tormentone dell’estate 2012? Sicuramente sì, visto che su YouTube il brano ha raggiunto 485 milioni di visualizzazione e che, a distanza di anni, questa cifra continua a crescere. Attenzione però! Non stupitevi se tra un po’ di tempo, digitando la sequenza di lettere P-I sul motore di ricerca tra i primi risultati non comparirà più la “massacrante” sinfonia del piccolo pennuto, ma i bellissimi gol del gioiellino dell’Empoli Primavera, Alessandro Piu.
Nato a Gonars, in provincia di Udine, il 30 luglio del 1996, Piu è l’ennesimo frutto della “filosofia Empoli”, per la quale "i campioni si allevano in casa".
Ve la ricordate il "Pulcino Pio”, canzone tormentone dell’estate 2012? Sicuramente sì, visto che su YouTube il brano ha raggiunto 485 milioni di visualizzazione e che, a distanza di anni, questa cifra continua a crescere. Attenzione però! Non stupitevi se tra un po’ di tempo, digitando la sequenza di lettere P-I sul motore di ricerca tra i primi risultati non comparirà più la “massacrante” sinfonia del piccolo pennuto, ma i bellissimi gol del gioiellino dell’Empoli Primavera, Alessandro Piu.
Nato a Gonars, in provincia di Udine, il 30 luglio del 1996, Piu è l’ennesimo frutto della “filosofia Empoli”, per la quale "i campioni si allevano in casa".
Infatti Alessandro è solo l’ultimo di una lunga serie di calciatori protagonisti in Serie A, risultato dell’ottima programmazione e gestione del settore giovanile della società toscana. Una serie che conta gente come Di Natale, Tavano, Pucciarelli e Saponara.
Piu nasce come classico trequartista, ma è dotato di grande fisicità, velocità e dribbling. Nel suo primo anno di Primavera mister Mario Cecchi lo schiera esterno a sinistra in un attacco a tre: mai scelta fu più azzeccata, perché Alessandro diventa il trascinatore della squadra, con 8 reti in 24 partite, portando l’Empoli fino ai quarti di finale dei play-off scudetto. In questa stagione sta sfruttando ancora di più la sua progressione e la capacità di rientrare sul destro e provare la conclusione: già 13 i gol tra campionato, coppa nazionale e Viareggio Cup. Gol e giocate che gli hanno permesso di indossare un altro azzurro, quello delle nazionale under 19. Perfetto quindi come punta esterna in un 4-3-3, o come seconda punta in un 4-3-1-2, ma utile anche dietro gli attaccanti per sfruttare estrosità e visione di gioco.
Piu nasce come classico trequartista, ma è dotato di grande fisicità, velocità e dribbling. Nel suo primo anno di Primavera mister Mario Cecchi lo schiera esterno a sinistra in un attacco a tre: mai scelta fu più azzeccata, perché Alessandro diventa il trascinatore della squadra, con 8 reti in 24 partite, portando l’Empoli fino ai quarti di finale dei play-off scudetto. In questa stagione sta sfruttando ancora di più la sua progressione e la capacità di rientrare sul destro e provare la conclusione: già 13 i gol tra campionato, coppa nazionale e Viareggio Cup. Gol e giocate che gli hanno permesso di indossare un altro azzurro, quello delle nazionale under 19. Perfetto quindi come punta esterna in un 4-3-3, o come seconda punta in un 4-3-1-2, ma utile anche dietro gli attaccanti per sfruttare estrosità e visione di gioco.
Un po’ deludente, come del resto tutto l’Empoli, quest'anno a Viareggio: solo una rete e nessun punto, questo il magro bottino. Sfumato l’obiettivo di prestigio, ora non resta altro che onorare al meglio il campionato: i toscani vogliono migliorare il risultato della scorsa stagione ed il “Pulcino Piu” si prepara a spiccare il volo.
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