PROSSIMI AVVERSARI - AJAX U19, UNA GENERAZIONE DA SOGNO

(di Wouter Pennings)


Occhio Roma! L’Ajax che sfiderai negli ottavi di finale della Youth League non somiglia per niente alla squadra impotente e timida che nel grande calcio sta perdendo di anno in anno la sua reputazione. Nel calcio dei giovani i Lancieri sono ancora al comando.
In un Paese dove l’Eredivisie è diventato soltanto un vivaio per i futuri protagonisti dei grandi campionati europei, il “gigante di Amsterdam” è sempre stato quello che ha dato più spazio ai prodotti della sua Academy. Ogni stagione esordiscono tanti ragazzi di belle speranze, ma alla fine emergono solo quelli con più qualità (alcuni di loro finiscono in serie minori). Da almeno quattro anni si parla soprattutto di una classe in particolare: quella del 1997.


Finalmente è arrivato il loro momento, l’ora in cui possono far vedere tutta la loro bravura. Nel campionato under 19 l’Ajax si trova attualmente davanti a tutti con 5 vittorie su 5. Importanti anche i numeri nella Youth League: 4 vittorie, 2 pareggi, 19 gol fatti e 7 subiti. Come se non bastasse ha “distrutto” due volte il Psg e dimostrato, anche nel risultato, il suo strapotere contro il Barcellona.


Dunque l’Ajax A1 (in Olanda sono della categoria A, le squadre under 19 più importanti - ndr) ha già raggiunto ottimi risultati, grazie anche alla novità introdotta da Johan Cruyff: il sistema di rotazione degli allenatori. Secondo la filosofia calcistica dei biancorossi, oggi la cosa più importante è la crescita dell’individuo. Quindi, niente allenatori fissi (che potrebbero pensare troppo al risultato di squadra), ma rotazione di tecnici ogni due mesi. In questo modo si privilegia lo sviluppo individuale dei calciatori.


Un gruppo di giocatori che, anche se presi singolarmente, rappresentano un valore aggiunto per una squadra, che in questo modo si conferma tra le più forti di categoria. Ci sono gioielli come Donny van de Beek e Abdelhak Nouri, centrocampisti offensivi che persino quando giocano male (raramente) dimostrano di essere comunque dei fuoriclasse, entrambi prodotti del vivaio fin da tenera età. Ma anche chi è arrivato dopo può diventare determinante, come ad esempio Robert Muric e Vaclav Cerny, i due esterni acquistati - non per poco - rispettivamente dalla Dinamo Zagabria e dal Pribram. Il croato Muric, già destinato alla Prima squadra, gioca le sue partite di campionato con lo Jong Ajax nella Seconda Divisione, mentre è titolare fisso nella UYL. In un 4-3-3 abbastanza spregiudicato (modulo d’obbligo per tutto il settore giovanile dei Lancieri) impressionano anche altri giocatori, come il promettente terzino sinistro di origine napoletana Mauro Savastano o le due prime punte, in continuo ballottaggio per una maglia da titolare, Adham El-Adrissi e Zakaria El-Azzouzi. Ragazzi con un potenziale enorme, anche se oggi è ancora difficile determinare il loro valore reale.


Sembrare fenomeni è molto più semplice quando si gioca in una realtà dominante come quella dell’Ajax, ma in generale possiamo dire che non si vedono punti deboli nei prossimi avversari dei giallorossi e quest’anno sembra davvero tutto rose e fiori per la squadra del centro sportivo De Toekomst. L’unico vero difetto dell’Ajax U19 è identico a quello della Prima squadra allenata da Frank de Boer: la mancanza di concretezza. I gol segnati sono tanti, quelli sbagliati ancor di più. Questi ragazzi hanno una circolazione di palla impressionante, ubriacano completamente gli avversari, ma poi sotto porta regna l’indecisione spesso dettata dall’estetica nella conclusione e rimpiazzata da un tiki-taka in area che punta a realizzare gol a basso coefficiente di difficoltà. Un “difetto” da riparare in fretta, perché la generosità degli avversari si ridurrà, non di poco, quando questi ragazzi approderanno nel calcio dei grandi.


La gara di UYL sarà sicuramente un bel test per questi nuovi talenti del calcio olandese, ma anche per la Roma di Alberto De Rossi dopo la recente delusione nella Viareggio Cup. Anche se l’Ajax dovesse essere fuori forma, sicuramente questo non diminuirebbe i timori dei giallorossi.
Vent’anni dopo l’ultima coppa europea conquistata, i tifosi biancorossi ripongono tutte le loro speranze nelle nuove generazioni. Un compito per questi ragazzi, tutt'altro che semplice.

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