NIKOLAI ROHDE LAURSEN - 19/02/1998 - DANIMARCA

(di Marco Fanuli)


Sono trascorsi quasi 23 anni da quando la Danimarca si laureò incredibilmente Campione d'Europa dopo l'inaspettato ripescaggio nel torneo in seguito all'esclusione forzata della Jugoslavia (una nazione ormai inesistente, sgretolata e martoriata dalla guerra dei Balcani). La formazione danese era composta quasi totalmente da giocatori modesti, fatta eccezione per il portierone del Manchester United Schmeichel, Brian Laudrup (fratello di Michael) e il capitano Lars Olsen.
Da quel giorno la nazionale nordeuropea non ebbe più la forza di ottenere risultati di rilievo soprattutto a causa dello scarso patrimonio tecnico a disposizione. 
Proprio per questo motivo si inizia a dare, anche qui come nel resto dell'Europa, una certa importanza al settore giovanile nel tentativo di formare calciatori professionisti pronti a confrontarsi con il resto del continente.

In questa visione di crescita, si colloca il lavoro del Brøndby, società che ha dato i natali calcistici ai sopracitati fratelli Laudrup. 
Ed ecco che nel vivaio gialloblu, si sta facendo spazio un giovanissimo attaccante classe 1998, spesso aggregato in prima squadra. 
Sto parlando di Nikolai Laursen, dinamica ala destra che può agire all'occorrenza anche come trequartista. Dotato di buona corsa e di un discreto tiro dalla distanza (nonostante sia un destro naturale dimostra una buona coordinazione anche di sinistro), a soli 14 anni venne invitato dal Liverpool per uno stage che durò 48 settimane. Questa esperienza fu molto importante per la sua crescita perché apprese l'importanza del lavoro e del sacrificio, cosa che ripete settimanalmente anche nel Brøndby, dimostrandosi pronto ad un futuro da professionista. 
Un primo passo verso la ricostruzione della nazionale danese, ormai da troppi anni finita nel dimenticatoio. 

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