VERSO LE FINAL EIGHT - FIORENTINA

(di Michele Santoro)


Lazio - Palermo e Spezia - Chievo Verona saranno le gare che sabato 30 Maggio assegneranno gli ultimi due posti disponibili per accedere alle Final Eight del Campionato Primavera 2014/15. Nell'attesa conosciamo meglio le squadre che, grazie al loro piazzamento in Campionato, hanno già un posto assicurato in Liguria tra il 9 e il 16 giugno.






Oggi vi presentiamo la Fiorentina, una squadra che vorrà essere protagonista a tutti i costi. Dopo la semifinale dell’anno scorso persa ai rigori contro il Chievo Verona (laureatosi poi campione d'Italia), la compagine guidata da mister Federico Guidi si presenta 
ai nastri di partenza, più agguerrita che mai, pronta a lottare fino all’ultimo per un titolo che manca ormai dalla stagione 1982/83. Lo farà da prima in classifica del Girone A, conquistato con una giornata d’anticipo dopo aver raggiunto 60 punti. Il merito va soprattutto alla vena realizzativa della Viola, capace di segnare 66 gol in 26 partite; da non sottovalutare neanche il reparto arretrato che conta solo 27 reti al passivo. 
Equilibrio, forza ma anche tanto genio per questa Fiorentina, grazie alle giocate dei nuovi “Calipso Boys”: Cedric Gondo e Luzayadio Bangu, autori in due di 23 gol. Per raggiungere l’obiettivo finale però, è vietato abbassare la guardia e concedere battute d’arresto, che in questa stagione si sono registrate la prima volta con la prematura uscita dalla Coppa Italia ad opera dell’Inter negli ottavi di finale e ad un passo dalla finale nella Viareggio Cup, in semifinale contro l’Hellas Verona.


Punti di forza: il reparto avanzato è forse il più completo in Italia. Gondo, De Poli, Peralta, Bandinelli, Minelli e il figlio d’arte Federico Chiesa sapranno garantire la giusta dose di estro, velocità e precisone sotto porta. A ciò bisogna sommare la classe di Bangu (ormai pronto per il grande salto in serie A) e la forza granitica di Abdou Diakhatè Lahat, centrocampista centrale in grado di garantire equilibrio tra i reparti ma anche un discreto apporto in zona gol. 

Punti deboli: in alcuni casi la squadra finisce con lo specchiarsi troppo nella propria bellezza; tutto perfetto sinora in campionato, ma nelle gare secche il rischio di mancanza di mordente e di cattiveria può condannare chiunque. Il peggior nemico potrebbe essere la leziosità.

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