KRISTOFFER AJER - 17/04/1998 - DANIMARCA

(di Marco Fanuli)



La continua mancanza di talenti che costringe le grandi d'Europa ad esplorare territori storicamente poco prolifici in ambito calcistico, ha in qualche modo stimolato le stesse regioni "acalcistiche" a investire sui settori giovanili e sul calcio in generale.

È in questo modo che negli ultimi anni sono nati talenti in nazioni per tradizione poco vicine al mondo del calcio: la Juventus, quasi 2 anni fa, si è spinta fino in Cipro per scovare
 Grigoris Kastanos (autore di una doppietta nella penultima giornata dei gironi di Youth League), il Barcellona in Cina per il canterano Take Kubo e il Real Madrid è andato nella fredda Norvegia per assicurarsi il "Messi di ghiaccio" Martin Odegaard. E forse è nuovamente il Paese scandinavo a regalare al calcio che conta il prossimo ragazzo d'oro: Kristoffer Ajer.


Mediano classe '98 (in alcune movenze ricorda Paul Pogba), dalla buona tecnica e capace di ricoprire tutti i ruoli della metà campo. Questo ragazzone alto 196 centimetri e dal fisico filiforme, detiene il record in patria come come il più giovane capitano (a 16 anni) del campionato norvegese. Le sue lunghe leve, unite alla buona coordinazione nella corsa e a un discreto bagaglio tecnico, lo rendono un elemento adatto sia nell'impostazione di gioco, sia nelle ripartenze palla al piede, che lo vedono spesso protagonista nella trequarti avversaria.

Ha già acquisito un buon punteggio di esperienza tra i professionisti e si candida seriamente ad essere uno dei prossimi pezzi pregiati dei settori giovanili dei maggiori campionati europei (provinato dalla Roma l'inverno scorso), per tentare, nel prossimo futuro, la scalata nel calcio che conta.


L'età è dalla sua parte, la voglia di emergere anche e di certo il carattere pacato e la serietà che lo contraddistingue, potranno essere suoi alleati per raggiungere obiettivi personali importanti.


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