LA TOP 11 U19 DELLA SERIE A 2015

(di Marco Fanuli - Il Fatto Quotidiano)



"Ho sempre voluto fare questo: il portiere e nient'altro". Sembra il saluto di un glorioso estremo difensore sul finire della carriera, il congedo dai campi da gioco di un campione che di anno in anno ha arricchito la propria bacheca di trofei e riconoscimenti internazionali. E invece dietro queste parole si cela il non ancora 17enne Gianluigi Donnarumma (qui), un predestinato per tanti, una scommessa per Mihajlovic, ma che per il momento metteremo in difesa della porta in quest'undici emergente e preferito nell'occasione a Alex Meret - secondo di Karnezis all'Udinese - perché non è da tutti conquistare a 16 anni il posto da titolare (e mantenerlo) in una delle squadre più prestigiose d'Italia e d'Europa.


Con Alessio Romagnoli "ormai" 20enne e un Daniele Rugani (anche lui over 20) dimenticato nella prima parte di stagione dalla Vecchia Signora, al centro della difesa schiereremo due volti nuovi nelle gerarchie degli ultimi tempi di Promesse del Calcio: Sebastiano Luperto (Napoli) e Anton Kresic (Atalanta) che ha "vinto" il ballottaggio con il palermitano Roberto Pirrello. Se il primo ha già assaporato forti emozioni come l'esordio in A e quello in Europa League, per il classe '96 atalantino la massima serie è ancora un pianeta tutto da scoprire. Luperto, centrale mancino arrivato a Napoli nel 2013 dal settore giovanile del Lecce (sua città natale), ha fin da subito impressionato lo staff azzurro per intelligenza tattica e prestanza fisica tanto da convincere Benitez prima e Sarri poi, ad aggiungerlo alla rosa della prima squadra; discorso diverso per il gigante croato Kresic (198 cm), difensore con il vizio del gol - forse retaggio del suo passato da attaccante - che a poco a poco sta conquistando la fiducia di mister Reja in terra lombarda.


In estate Walter Zenga se n'è innamorato tanto da strapparlo alla sua Primavera e lanciarlo in serie A quasi fin da subito. Parliamo del classe '98 portoghese Pedro Pereira, arrivato in estate dal Benfica per arricchire il settore giovanile blucerchiato, ma che grazie alle sue doti atletiche e tecniche è stato subito catapultato nel calcio dei grandi. Con Montella ha un po' rallentato il suo minutaggio da professionista, ma il 2016 sarà un buon banco di prova per dimostrare di non essere un abbaglio del suo ex allenatore, Ranieri permettendo (pare che il Leicester sia su di lui).

Minuti in calo anche per Davide Calabria (terzino destro naturale, ma che bene si adatta anche sulla fascia sinistra) al Milan, giocatore sicuramente fondamentale per la Primavera di Brocchi, ma che ha abbandonato da tempo per acquisire esperienza in Serie A. Dopo aver sfruttato più che dignitosamente le occasioni concessegli dal tecnico serbo, si appresta a ritagliarsi il suo spazio anche nella seconda parte di stagione, mettendo pressione e allo stesso tempo ripercorrendo le orme dei suoi nuovi compagni di reparto De Sciglio e Abate.



In mediana non può mancare il classico mastino "recuperapalloni" da schierare davanti alla difesa. E chi se non il bolognese Amadou Diawara può interpretare questo ruolo magari poco gradito agli amanti del bel calcio, ma sempre più indispensabile nell'economia dei 90 minuti? Pescato in Lega Pro nel San Marino e punto fermo del centrocampo rossoblu, il classe '97 guineano molto probabilmente sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo calciomercato estivo (difficile che il Bologna se ne privi già a gennaio) grazie alle spiccate doti fisiche e ad una grinta che raramente si vede in un 18enne.

Davanti a lui un tris di centrocampisti che uniscono fisicità, duttilità, ma anche qualità. I nostri prescelti sono Assane Dioussè (Empoli), Luca Checchin (Hellas Verona) e Lorenzo Pellegrini.
Senegalese di Dakar, Dioussè ha trovato in Giampaolo un maestro e in Monteboro (quartier generale dell'Empoli) una famiglia dove crescere professionalmente e umanamente. Nell'ultimo periodo il suo utilizzo in campo ha subito un rallentamento, ma il 2016 è l'anno giusto per riconquistare la fiducia del suo allenatore; per Checchin (qui) il discorso è leggermente diverso, in quanto lui il posto in squadra se l'è guadagnato strada facendo, complice anche la mediocre stagione del suo Hellas, che fortunatamente ha trovato in Luca una valida alternativa in una squadra che ancora a trovare gioco e risultati. Chi invece è emerso alla grande nelle ultime gare del 2015 è stato Lorenzo Pellegrini, centrocampista scuola Roma che grazie a Di Francesco ha trovato spazio e fiducia in Emilia, andando addirittura a segno nella partita in casa della Sampdoria. Un anno nuovo che si preannuncia sicuramente ricco di soddisfazioni per il numero 6 neroverde.

Olivier Ntcham del Genoa è sicuramente un giocatore che farebbe comodo a molti allenatori, dato che può ricoprire diversi ruoli dalla trequarti in su e chi lo ha seguito lo scorso anno al Manchester City U19 lo sa bene. Ma per la maglia di seconda punta nel nostro 11 emergente, ritengo altrettanto meritevole l'italiano - anche lui proveniente da Monteboro - Alessandro Piu (qui), friulano d'origine, che coniuga con disinvoltura l'estro e il dribbling di un trequartista, con la velocità e la pericolosità in zona gol di una seconda punta a cui piace partire dall'esterno. Molto considerato da mister Giampaolo, Piu insegue ancora la gioia del primo gol in Serie A, ma non facciamo fatica a credere che si tratti solo di tempo.

Sono bastati, invece, appena 37 minuti di Roma e di Serie A a Sadiq Umar (distribuiti in tre scampoli di partita) per migliorare una media gol già impressionante maturata nel campionato Primavera. Lo avevamo pronosticato qualche settimana fa, proprio alla vigilia del suo primo centro tra i professionisti: "Sadiq segna sempre". E lui, da vero bomber di razza, non ha tardato l'appuntamento con il gol. E chissà che il 2016 non possa essere l'anno della sua consacrazione in una piazza importante come quella giallorossa, sfruttando il momentaccio di Dzeko e l'entusiasmo dei suoi 18 anni, prima che la prossima sessione di calciomercato rovini tutto.

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