MATTEO PESSINA - 21/04/1997 - ITALIA

(di Marco Fanuli - urkaonline.it)



Sono passati appena pochi giorni da quando Matteo Pessina ha lasciato la casacca giallorossa del Lecce per accasarsi, in Sicilia, nelle fila del Catania. Un gioco pericoloso del calciomercato invernale che rischia di alimentare il rimpianto per i tifosi salentini di non aver visto al Via del Mare il suo vero talento.


Eh sì, perché fino a pochi mesi fa le giocate del classe '97 monzese erano considerate oro all'occhio vigile dei talent scout di tutta Italia, tanto da scatenare, nel giugno scorso, una vera e propria asta di mercato tra le big della Serie A conclusasi con l'offerta vincente del Milan, che pareggiando la proposta dei cugini nerazzurri ha di fatto sbaragliato la concorrenza facendo leva sulla fede calcistica del ragazzo.


Ma chi è realmente quel Pessina che di rado abbiamo visto in campo (appena 250 minuti tra campionato e coppa) con la maglia del Lecce? Piedi buoni - soprattutto il mancino -, visione di gioco e all'occorrenza buon interditore. Sono queste le doti in vista dall'ex giallorosso durante il suo recente passato con la maglia del Monza (sua città natale). I precisi lanci lunghi e l'intelligenza tattica in mediana, poi, gli hanno permesso di collezionare nella scorsa stagione 22 presenze sempre in maglia del biancorossa, partendo spesso nell'11 titolare e andando a segno per ben 6 volte. Indispensabile e trascinante nella doppia sfida dei play-out contro il Pordenone, con 3 reti all'attivo.

Spesso risultato il più piccolo tra i 22 in campo, ha fatto del suo carattere rispettoso ed educato il suo punto di forza, dimostrando grande maturità e facendosi rispettare da compagni e avversari.
Un vero peccato per il Lecce non aver contribuito alla sua esplosione. Nuova scommessa, invece, per il tecnico rossoazzurro Pancaro, pronto a contribuire alla crescita del ragazzo in ottica Milan.


Al popolo leccese rimane il rimpianto di non averlo visto crescere in maglia giallorossa, ma oggi non si può fare altro che augurare al 18enne neo-catanese buona fortuna, magari già dalla prossima partita contro il Cosenza, che potrebbe risultare - indirettamente e classifica alla mano - un aiuto niente male alla sua ormai ex squadra.







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