PROMOSSI E RIMANDATI - 19a GIORNATA

(di Marco Fanuli)



Siamo al giro di boa e il campionato di Serie A ha finalmente svelato le sue mezze verità.

Campione d'inverno è il Napoli, che approfitta degli scivoloni casalinghi della Fiorentina, affossata dai "3 gol di un 62enne" (la somma degli anni di Keita, Milinkovic-Savic e Felipe Anderson) nell'anticipo di sabato contro la Lazio e dell'ex capolista Inter che cade a S. Siro con un rigore di Berardi al 95mo, fermata da un super Consigli e raggiunta a quota 39 dalla Juve.

Continua la crisi del Toro ad opera di un sempre più convincente Empoli, mentre in coda prende fiato il Carpi (2-1 all'Udinese) e si risolleva il Chievo vittorioso per 1-0 a Bologna. Fatica ancora il Frosinone sommerso dai gol del capocannoniere Higuain (18 gol) e l'Hellas, che cade tra le mura amiche contro il Palermo di Sorrentino, "allenatore per un giorno" e in aperta polemica con Ballardini.

Promesse del Calcio approfitta dell'ultimo turno del girone d'andata per lanciare la nuova rubrica "PROMOSSI E RIMANDATI" dove, giornata dopo giornata, individueremo e cercheremo di dare attente valutazione (positive e negative) ai giocatori U19 scesi in campo.

Ma vediamo subito chi sono i (pochi) ragazzi impiegati nella 19a giornata a sottoporsi al nostro giudizio.



DONNARUMMA: Sabato sera il migliore in campo. Subito decisivo dopo una manciata di secondi su Sadiq e incolpevole sul gol di Rudiger (completamente dimenticato da Romagnoli), esalta i suoi riflessi sullo stesso centrale giallorosso, deviando sul palo un colpo di testa da distanza ravvicinata. Nel secondo tempo non corre particolari rischi, complice anche il calo della Roma, ma al bisogno, si fa sempre trovare in posizione, guidando la propria difesa con disinvoltura.


SADIQ: Non una prestazione che ricorderà a lungo, ma sicuramente il migliore dei suoi nella mediocrità dell'Olimpico. In avvio perde il duello personale con Donnarumma facendosi parare la prima grande occasione della partita. Il centrocampo non lo supporta a dovere, ma lui sa sempre come gestire al meglio i palloni che arrivano dalle sue parti: tiene palla, lotta col fisico, fa salire la squadra e quando può, mette in apprensione la difesa rossonera. 70 minuti più che dignitosi prima di lasciare il posto - forse troppo presto - al rientrante capitano giallorosso.


GLI ALTRI: La lunga assenza dal terreno di gioco a causa di un brutto infortunio nel settembre scorso ha rallentato l'inserimento di Fares in prima squadra. Solo pochi minuti per lui con il Palermo dopo l'esordio allo Juventus Stadium, ma sicuramente uno dei maggiori prospetti del vivaio gialloblu (insieme a Checchin) in ottica futura;
Alessandro Piu è alla sua quinta apparizione nella massima serie dopo l'esordio alla 5a giornata contro l'Atalanta. Minuti preziosi per il classe '96 per acquisire esperienza e sicurezza per il girone di ritorno.    



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