(di Marco Fanuli)
È il talento del giorno, eroe di una normalissima serata di Europa League, dove il Manchester Utd ha battuto tra le mura amiche la modesta formazione del Midtjylland. Un risultato scontato (5-1) già dalla vigilia, ma che nessuno avrebbe mai immaginato si trasformasse nella notte perfetta di un perfetto sconosciuto 18enne: Marcus Rashford.
È il talento del giorno, eroe di una normalissima serata di Europa League, dove il Manchester Utd ha battuto tra le mura amiche la modesta formazione del Midtjylland. Un risultato scontato (5-1) già dalla vigilia, ma che nessuno avrebbe mai immaginato si trasformasse nella notte perfetta di un perfetto sconosciuto 18enne: Marcus Rashford.
Un giocatore dal profilo di altissimo livello, fiore all'occhiello della formazione U19 dei Red Devils e dell'intera Academy del club. Attaccante e capitano dei suoi pari età, si è subito messo in mostra quest'anno nella prima uscita di UEFA Youth League contro il PSV Eindhoven (fresca vittima della Roma), segnando 2 reti nel 3-0 finale.
Nato e cresciuto a Manchester, è stato capocannoniere della scorsa stagione nell'U18 con 13 gol. Dotato di corsa, scatto e dribbling, è molto cresciuto negli ultimi mesi soprattutto dal punto di vista funzionale, risultando fondamentale nel gioco d'attacco della sua squadra con movimenti e cambi di direzione che mettono in serie difficoltà ogni tipo di avversario, ma che allo stesso tempo suggeriscono diverse soluzioni offensive ai propri compagni.
I suoi continui miglioramenti hanno convinto Van Gaal a schierarlo dal primo all'ultimo minuto nella sfida di UEL - con ottimi ed evidenti risultati - complici anche le diverse defezioni nella rosa dei Devils (su tutte quella di Rooney), ma forse non sarà il tecnico olandese a valorizzare in pieno la nuova stella di Manchester, perché all'orizzonte c'è già l'ingombrante sagoma di José Mourinho. Se son rose fioriranno.
I suoi continui miglioramenti hanno convinto Van Gaal a schierarlo dal primo all'ultimo minuto nella sfida di UEL - con ottimi ed evidenti risultati - complici anche le diverse defezioni nella rosa dei Devils (su tutte quella di Rooney), ma forse non sarà il tecnico olandese a valorizzare in pieno la nuova stella di Manchester, perché all'orizzonte c'è già l'ingombrante sagoma di José Mourinho. Se son rose fioriranno.
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