PROMOSSI E RIMANDATI - 26a GIORNATA

(di Marco Fanuli)



DIAWARA: inutile nascondersi: siamo difronte ad un grande giocatore, 18enne ma con grinta e qualità da veterano. Superato brillantemente anche l'esame Juventus. Se ne sarà accorto di certo Allegri che con il suo centrocampo di altissimo livello e andato spesso a sbattere contro il mediano rossoblu. E non è detto che Marotta non abbia preso appunti per la prossima stagione, così come tutte le big italiane e estere, già da tempo con il nome di Assane Diawara sul taccuino.


PIU: rivede nuovamente il campo e lo fa nel migliore dei modi rivitalizzando (dal 58') una partita che sembrava chiusa. Si procura il rigore che riapre la gara e mette qualche grattacapo in più alla difesa del Sassuolo partendo dalla destra, posizione a lui gradita. Merita qualche chance in più e quel primo gol in Serie A che insegue dall'inizio della stagione.




PEZZELLA: prima da titolare per il giovane terzino sinistro ex Primavera. Troppo difficile fronteggiare velocisti di razza come Salah, Maicon e Florenzi. Forse non la partita adatta per trovare autostima nei propri mezzi. I compagni non lo aiutano e a lui rimane solo il ricordo di una brutta serata. Da dimenticare in fretta.


GLI ALTRI: insieme alla stella di Diawara brilla anche quella del suo compagno di squadra Donsah, sempre all'altezza della situazione e bravissimo a fronteggiare il centrocampo bianconero; nella gara contro il Sassuolo ritrova il campo, dopo un lungo esilio, anche il giovane Dioussè. Una mezz'ora senza sbavature e con l'affidabilità mostrata ad inizio campionato. Sicuramente merita più spazio in questo finale di stagione; la trasferta di Roma è stata più traumatica del previsto per il Palermo e per il giovane Alastra trafitto ben 5 volte dai giallorossi, ma con poche responsabilità; nel derby di Verona buona prova di Fares dopo lo scivolone contro la Lazio. Suo l'assist per il gol di Pazzini; rivede il campo dopo una lunga assenza anche Gnoukouri in quel del Meazza e forse Mancini sarà "costretto" a impiegarlo maggiormente viste le continue defezioni in mediana nell'ultimo periodo; infine buona la prestazione di Donnarumma nel posticipo di Napoli, anche se poteva fare sicuramente qualcosa in più
 (per sua stessa ammissione) sul tiro deviato di Insigne.


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