di Matteo Magi
Sembra proprio che il prossimo luglio Pep Guardiola potrà ritrovare quel giovanotto incontrato alla Masia nel 2009. Ma andiamo per ordine. Questa è la storia di un ragazzino di Malaga classe 1999 che, insieme ai suoi genitori, stava considerando gli ultimi dettagli prima di approdare alla grande Accademia del Calcio "La Masia".
Nella sua visita al Barcellona F.C. aveva addirittura incontrato e scambiato qualche parola con Xavi, Iniesta e con lo stesso Guardiola. Cosa sia successo dopo non è dato sapersi, ma è certo che il club blaugrana conserva ancora in un cassetto il pre-contratto che sarebbe servito a portare un talento ancora in erba nel proprio settore giovanile.
Si conosce bene, invece, cos'è accaduto successivamente. Nel 2013 degli emissari provenienti da Manchester in visita a Malaga convincono il Presidente a cedere il promettente 14enne che, assieme alla sua famiglia, sale su un volo di sola andata per la grigia città inglese sponda City. Questo è in breve quanto accaduto al giovane Brahim Abdelkader Díaz, un ragazzino che sognava la maglia blaugrana del Barça e che invece si è ritrovato a vestirne una celeste di altrettanto fascino.
Oggi il talento di origini spagnole e marocchine è pedina inamovibile del centrocampo del Manchester City U18 ed ha avuto la possibilità di mettersi in evidenza anche nella recente UEFA Youth League contro Real Madrid, Siviglia e Borussia Munchengladbach, segnando un gol proprio contro quest'ultima e nell'U21 di Simon Davies. Attualmente fa parte della nazionale spagnola che parteciperà al Campionato Europeo U17 in Azerbajan il prossimo maggio.
Brahim Díaz è un centrocampista e trequartista brevilineo, mediamente robusto con caratteristiche offensive. Può giocare da esterno destro o a sinistra in un centrocampo a quattro, ma anche da trequartista. Possiede fantasia, spiccate doti tecniche e padronanza dei fondamentali con entrambi i piedi. Il suo gioco è caratterizzato da un'innata imprevedibilità, conduzione di palla, dribbling eccellenti e ottimi tempi di gioco. Abilissimo nello stretto, dispone di rapidità di movimento con o senza palla e una buona velocità. Giocatore caparbio, con una buona personalità e una naturale tendenza alla leadership.
Alla sua prima stagione a Manchester, Brahim ha sorpreso un po' tutti e c'è da scommettere che saprà addirittura migliorarsi visto l'impegno e la serietà che dimostra in campo e in allenamento. Intanto per la prossima stagione si pensa possa trovare molto più spazio nella squadra U21 dei Citizens, poi chissà. Pep è avvertito.
spero che anche per lui, come per le Roy Paul Pogba o per il divino "la Joya" Dybala, sia breve l'attesa per un esordio in prima squadra. Serve tanto lavoro per questo ragazzo e che il suo talento incontri dirigenti all'altezza
RispondiEliminaqualcuno lo salvi dall'Inter
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