MARLOS MORENO - 20/09/1996 - COLOMBIA

(di Marco Fanuli)



Basta davvero poco per capire che tipo di giocatore è Marlos Moreno. Ed è bastato davvero poco tempo alla giovane promessa del calcio colombiano per bagnare con gol il suo esordio in nazionale maggiore il 24 maggio 2016. E non in una semplice partita amichevole dove solitamente prevalgono le sperimentazioni dei selezionatori, ma in una gara di qualificazione ai prossimi mondiali in Russia. Ci crede José Pekerman e ci crede la Colombia intera.



Compagno di squadra e di reparto dell'ex Roma e Cagliari Victor Ibarbo all'Atlético Nacional (Liga Àguila I colombiana), il giovane attaccante 19enne ha già collezionato 3 gol e 2 assist in circa 400 minuti di Libertadores, facendo rizzare le orecchie agli scout dei maggiori club europei (Porto e PSG su tutte). Doti tecniche sicuramente da affinare, ma doti atletico-fisiche inconfutabili. Lo sa bene il CT dei Cafeteros bravo a gestire il ragazzo nel match contro la Bolivia.


In condizioni di gioco dove la mancanza di fiato si fa sentire sempre più con il passare dei minuti (l'Estadio Hernando Siles di La Paz si trova a 3.640m, con deroga speciale della FIFA che non permette manifestazioni calcistiche ufficiali oltre i 3.000m), l'ingresso del talentino colombiano a 5 minuti dal novantesimo, al posto di un acciaccato Cuadrado, ha di fatto sparigliato l'incontro: prima serve un assist al doriano Muriel (subentrato al posto di Bacca, autore dello 0-2 prima della rimonta della Bolivia) che manda a ramengo l'occasione, centrando il portiere avversario a due passi dalla porta e poi, a tempo scaduto, offre il secondo assist a Cardona per il definitivo 2-3, dopo una galoppata da metà campo senza redini e senza opposizioni che termina con la vittoria della Colombia proprio sul gong.




Un giocatore abituato ad osare, - a suo agio anche partendo dall'esterno per sfruttare al meglio la progressione nella corsa - forse poco elegante alla vista, ma concreto nella sostanza. Una particolarità (intesa anche come qualità) nel gioco di Moreno è il suo istinto da cecchino non appena riceve la sfera o entra palla al piede all'interno dell'area. Che sia sulla linea di confine o all'interno di quella più piccola del portiere non fa differenza: la conclusione in porta è l'unica soluzione che gli passa per la testa. Ma al di fuori di questo contesto, di certo, non risulta mai egoista verso i compagni.


Se i tempi sono maturi per un salto nell'Europa calcistica ce lo dirà sicuramente il prossimo mercato estivo. Intanto il popolo colombiano si gode la sua nuova "arma segreta", che poi segreta non lo è più.




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