PROMOSSI E RIMANDATI - 35a GIORNATA

(di Marco Fanuli)



Nella giornata che decreta la Juventus Campione d'Italia e l'Hellas Verona matematicamente in Serie B, si rivedono facce note e prestazioni con alti e bassi.



DONNARUMMA: Lui ce l'ha messa davvero tutta. Ma il Milan sembra ormai avere un male incurabile che neanche il "farmaco" Donnarumma può guarire. Sventa almeno 3 limpide occasioni da rete per l'ormai retrocessa Hellas, ma nulla può sulla punizione magistrale di Siligardi. Merita sicuramente la chiamata di Conte.

CHECCHIN: Con il suo ingresso nel finale suona la carica e contribuisce a chiudere il Milan nella propria metà campo. Ringhia su ogni pallone e tiene alto in centrocampo, rendendo totalmente sterili le ripartenze rossonere. Dopo la sua scoperta nel girone d'andata non è ben chiaro come sia finito nel dimenticatoio veronese. Forse un suo maggiore impiego nell'arco della stagione sarebbe stato più che utile alla causa del Verona.


NTCHAM: Ritrova il campo a sorpresa dopo una lunga serie di panchine e si vede. Lento con il pallone tra i piedi e sempre titubante nello scegliere la giocata. Dopo un avvio difficile migliora, ma la prestazione non può considerarsi certo sufficiente.


GLI ALTRI: nel Sassuolo Pellegrini trova finalmente continuità e questo non può che giovargli. Non sfigura affatto nella vittoria esterna di Torino: ordinato e concreto; Josè Mauri è ancora una volta tra i migliori in maglia rossonera. Ci mette grinta e freschezza, ma la squadra non lo segue.




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