UEFA YOUTH LEAGUE - SEMIFINALI E FINALISSIMA

(di Marco Fanuli)



Tutto in 3 giorni. Venerdì scorso sono andate di scena le 2 semifinali di UYL: Real Madrid-PSG da una parte e Chelsea-Anderlecht dall'altra. In entrambi i casi il risultato è stato netto, senza dare spazio alle interpretazioni. Poi la finalissima tra Chelsea e PSG ha dato il verdetto conclusivo: si aggiudica la UEFA Youth League 2015/16 il Chelsea, bissando il successo dello scorso anno contro lo Shakhtar



LE SEMIFINALI: Nella prima semifinale i campioni uscenti del Chelsea hanno affrontato la squadra belga dell'Anderlecht (sempre tra le favorite), ma già dai primi minuti l'inerzia della gara è stata chiara: Chelsea padrone del campo e avversari costretti nella propria metà campo fino al 20' quando il trequartista talento inglese Kasey Palmer è bravo a concludere a rete una sua incursione, assistito nell'occasione dalla punta Abraham. L'Anderlecht fatica maledettamente a costruire gioco e dopo 10' dalla ripresa subisce ancora, questa volta ad opera del capitano dei Blues Colkett. Chiude infine l'incontro col definitivo 3-0 l'ispirato Abraham imbeccato alla perfezione da Mount sul filo del fuorigioco.


Nella gara tra il Real e il PSG sono i francesi ad aprire le danze grazie ad uno sfortunatissimo autogol di Hakimi dopo appena 5 minuti di gioco, che beffa l'incolpevole Zidane Jr. La reazione del Real avviene alla mezz'ora quando Meité viene atterrato in area: calcio di rigore che Borja Mayoral (miglior cannoniere nella storia della UYL con 15 gol) trasforma spiazzando il portiere. Ma la partita la fanno i francesi e dopo un paio di buone occasioni per raddoppiare arriva il gol in contropiede a 5 minuti dal termine di Kanga. Ma c'è ancora il tempo per assistere ad una espulsione (Lazo del Real) e a un altro gol del PSG: palla recuperata sulla trequarti e Augustin che mette alle spalle di Luca Zidane, con tanto di sfottò social per la blanda opposizione del portiere.

LA FINALE: Partita che alla vigilia si preannunciava giustamente equilibrata. E in effetti le occasioni arrivano da una parte e dall'altra, ma la differenza la fa ancora una volta il numero 10 del Chelsea Kasey Palmer, maestro ad aprire la difesa francese e a trovare gli spazi giusti per imbeccare i compagni. E pensare che lo scorso anno la finalissima l'ha vista soltanto dalla panchina. La vittoria inglese è soprattutto frutto di un lavoro di squadra, condito da un pizzico di sana fortuna. 



L'arrembaggio iniziale è tutto a "tinte blues": prima è il portiere Descamps a mettere la mano sotto l'incrocio per evitare che la conclusione da fuori di Palmer finisca nel sette, ma puoi non può nulla sulla conclusione ravvicinata di Tomori, che proprio dopo una sua respinta trova il gol del vantaggio. Il PSG non ci sta e dopo solo una manciata di secondi ha la ghiotta occasione per rimettere tutto in parità, ma Augustin si lascia ipnotizzare dal dischetto da Collins che blocca addirittura la sfera. 

La ripresa vede il PSG insistere nel trovare il pareggio che arriva al 58' grazie ad una splendida conclusione di sinistro a giro di Meité. Nulla da fare questa volta per il portiere inglese e 1-1 che ristabilisce l'equilibrio in campo, però soltanto per 2 minuti perché è il solito Palmer a portare nuovamente in vantaggio il Chelsea sul 2-1, imbeccato sul filo del fuorigioco da Ali Mukhtar che nell'occasione si traveste da vero assist-man. Finale di gara tutto francese, ma è sempre il portiere Descamps a spegnere le ultime speranze del PSG di riacciuffare il pareggio. Vince il cinismo del Chelsea che si aggiudica, per la seconda volta consecutiva, il prestigioso trofeo U19. 



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