FINAL EIGHT PRIMAVERA 2016: PALERMO

(di Michele Santoro)




13 vittorie di cui 10 consecutive nelle ultime 14 gare, iscrivono di diritto il Palermo nell'albo delle favorite per la conquista del campionato primavera.
I rosanero sono ormai, da alcune stagioni, un habituè delle Final Eight, ma quest'anno grazie all'incredibile ritmo tenuto nel girone di ritorno, vi hanno avuto accesso evitando la roulette russa dei play-off e terminando la stagione al secondo posto nel girone C a soli due lunghezze dalla capolista Roma. Percorso da applausi che i ragazzi allenati da Giovanni Bosi hanno replicato alla Viareggio Cup, arrivando inaspettatamente fino all'atto conclusivo: solo un pizzico di fortuna in più ha permesso alla Juve di battere gli isolani per 3-2 e di alzare la coppa al cielo. 

In Coppa Italia, invece, la strada verso il successo si è interrotta già ai quarti di finale a causa della sconfitta per 1-0 contro la Lazio. I risultati parlano chiaro: il campionato primavera, molto spesso, non se lo aggiudica la squadra più forte, ma chi arriva alle fasi finali in ottimo stato di forma. Se la sosta non ha compromesso del tutto la straordinaria condizione fisica raggiunta dai rosanero fino all'ultima di campionato, i ragazzi di Bosi potranno sicuramente dire la loro.



Punti di forza: La corsa al titolo parte dall'affidabilità della retroguardia, la migliore del girone C, seconda solo a quella della Roma. Il trio difensivo Tafa-Pirrello-Maddaloni ha trasmesso sicurezza alla squadra che adesso può giocare con più intensità. L'organico sarà rinforzato dal ritorno di alcuni ragazzi prestati alla prima squadra per quasi tutta la stagione: il portiere Fabrizio Alastra, il terzino sinistro Giuseppe Pezzella e soprattutto lui, Antonino La Gumina, “golden boy” della Viareggio Cup, capace di mettere a segno 23 gol in 24 partite nel campionato dei rosanero. Lo Faso e Bonfiglio completano l'affidabile reparto d'attacco.


Punti deboli: L'organico non è sicuramente all'altezza di quello delle super favorite Roma, Inter e Juventus. Nelle partite più difficili, molto spesso, la differenza la fa il colpo del campione: troppo rischioso puntare sempre e tutto su Antonino La Gumina. Infine, bisognerà capire se il break tra la fine della regular season e l'inizio delle Final Eight non ha interrotto di fatto l'ottimo stato di forma che ha accompagnato la squadra durante l'intera stagione.


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