(di Michele Santoro)
Tra le squadre più longeve che il calcio italiano può vantare c'è sicuramente l'Ascoli. Fondata nel 1898, la squadra marchigiana conta più di 100 anni di storia scanditi da 16 campionati di serie A, una “mitologica” Mitropa Cup, retrocessioni e per ultimo, il fallimento societario appena un paio di anni fa.
La stagione 1998/99 (quella dello storico centenario) fu costruita con l’obiettivo del grande ritorno dei bianconeri in serie B dopo anni di anonimato in C, ma l’epilogo fu tutt’altro che glorioso, anzi, si rivelò un vero e proprio fallimento perché a centrare la promozione nella cadetteria furono gli acerrimi rivali della Fermana. Nella stessa annata però, a circa 400 km di distanza dalla città marchigiana ed esattamente a Altamura, nacque Vincenzo Di Sabato, oggi promettente difensore centrale degli Allievi Nazionali dell'Ascoli, che si spera possa dare in futuro il suo contributo per riportare il “Picchio” ai fasti del passato.
Impiegato stabilmente da mister Luciano Cerasi al centro della retroguardia nell'U17 ascolana, Di Sabato può operare, all’occorrenza, anche da terzino sinistro (come già accaduto nelle sue uniche due apparizioni in Primavera) sfruttando il suo buon piede mancino e il dinamismo di cui è in possesso anche per compiti di regia. Affidabile inoltre sul centrodestra in una difesa a 4, ma ugualmente sicuro anche quando la retroguardia diventa a 3.
La stagione 1998/99 (quella dello storico centenario) fu costruita con l’obiettivo del grande ritorno dei bianconeri in serie B dopo anni di anonimato in C, ma l’epilogo fu tutt’altro che glorioso, anzi, si rivelò un vero e proprio fallimento perché a centrare la promozione nella cadetteria furono gli acerrimi rivali della Fermana. Nella stessa annata però, a circa 400 km di distanza dalla città marchigiana ed esattamente a Altamura, nacque Vincenzo Di Sabato, oggi promettente difensore centrale degli Allievi Nazionali dell'Ascoli, che si spera possa dare in futuro il suo contributo per riportare il “Picchio” ai fasti del passato.
Impiegato stabilmente da mister Luciano Cerasi al centro della retroguardia nell'U17 ascolana, Di Sabato può operare, all’occorrenza, anche da terzino sinistro (come già accaduto nelle sue uniche due apparizioni in Primavera) sfruttando il suo buon piede mancino e il dinamismo di cui è in possesso anche per compiti di regia. Affidabile inoltre sul centrodestra in una difesa a 4, ma ugualmente sicuro anche quando la retroguardia diventa a 3.

Pulito nei movimenti e nelle entrate, deve crescere ancora muscolarmente e migliorare l’atteggiamento mentale alla gara, diminuendo di fatto le “pause” nell’arco dei 90 minuti per esaltare al massimo le sue indiscusse potenzialità. Il suo inserimento nella Primavera bianconera sta avvenendo in modo graduale (90 minuti contro Lanciano ed Avellino), ma tanta considerazione anche da parte dell’ex tecnico dell’Ascoli Mario Petrone (prima dell’arrivo di Devis Mangia), che lo ha convocato nel primo turno di Coppa Italia lo scorso 2 agosto contro il Cosenza. Ragazzo serio e riflessivo, Vincenzo Di Sabato è sicuramente uno dei prospetti più interessanti della sua categoria e del settore giovanile ascolano.
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