EURO 2016 - I NOSTRI AVVERSARI (U23): SPAGNA

(di Marco Fanuli)



Di certo non la nostra preferita per questi ottavi di finale ad Euro 2016.
Ma la Spagna di Del Bosque si è dovuta accontentare di un secondo posto dietro una sorprendente Croazia, sua carnefice nell'ultima gara del Gruppo D e forse candidata ad un ruolo da protagonista nel cammino francese, con individualità che non hanno nulla da invidiare alle altre grandi d'Europa.

A sfidare gli azzurri però ci saranno gli spagnoli, bi-detentori della palma di migliore squadra europea nel 2008 e nel 2012 a Kiev, con il poker rifilato all'inerme Italia di Prandelli. Frutto di questa continuità nei risultati (senza dimenticare il Mondiale del 2010) è sicuramente il cambio generazionale maturato all'interno delle cantére diventate, nel giro di pochi anni, modello vincente e convincente per la crescita dei giovani calciatori in tutta Europa. Ma la storia può ancora cambiare e questa Italia potrà sicuramente dire la sua nell'ottavo di finale più tosto e imprevedibile dell'intera manifestazione europea.

Affronteremo dunque una nazionale matura e con giocatori di assoluta esperienza, sia in campo (Iniesta, Ramos, Juanfran, David Silva), sia fuori dal rettangolo di gioco (Casillas, Soriano, Aduriz), ma con solo 3 U23 in rosa, proprio come gli azzurri (De Sciglio, Bernardeschi, Sturaro).



Sergio Rico ('93): Il ventiduenne portiere del Siviglia, quest'anno ha difeso i pali dell'ormai ex squadra del tecnico spagnolo Unai Emery in Liga, lasciando il ruolo da protagonista nella vittoriosa cavalcata in Europa League al collega David Soria. 194 cm di altezza che fanno dell'estremo difensore spagnolo una sicurezza sulle palle alte e che non sembra rappresentare un problema nemmeno su quelle basse. Un prodotto del vivaio del Siviglia con ancora ampi margini di miglioramento.


Héctor Bellerìn ('95): Gioca in Premier League, terzino destro dell'Arsenal. È arrivato in Francia grazie a De Bosque come alternativa a Juanfran. Le grandi capacità aerobiche di cui è in possesso, fanno dell'instancabile ventunenne spagnolo (cresciuto nella cantéra del Barcellona), una garanzia in fase di recupero o in situazioni di uno contro uno. Sicuramente un altro elemento pronto ad entrare in pianta stabile nelle future scelte del CT spagnolo per diverse stagioni.


Àlvaro Morata ('92): Qualsiasi presentazione potrebbe risultare banale. Ci limitiamo a dire che ad oggi il numero 7 della nazionale spagnola è l'elemento che più a contribuito a portare i campioni d'Europa in carica a questi ottavi di finale. Ma il suo futuro è tutt'altro che definito, perlomeno quando si parla di squadre di club. Il Real Madrid lo riporterà dove ha mosso i suoi primi passi nel calcio che conta, ma non è detto che il suo soggiorno madrileno durerà più di un'estate. Certo è che lascerà la maglia della Juve, non quella della Spagna, che vede sempre più in Morata il leader del futuro.





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