EURO 2016: I NOSTRI AVVERSARI (U23) - GERMANIA

(di Marco Fanuli)



Sarà la sfida tra i due migliori portieri del pianeta, la sfida tra la squadra campione del mondo e la squadra operaia per eccellenza, tra un allenatore che ha già toccato la vetta e l'altro che la sua personale scalata l'ha iniziata da tempo, senza però mai elevarsi agli occhi dell'Europa e del mondo. E sarà la sfida tra i due centravanti dimenticati troppo presto dalle rispettivi campionati nazionali: Graziano Pellé e Mario Gomez.


Italia-Germania, una sfida d'altri tempi che rievoca tanti ricordi, molte gioie, ma anche qualche dolore. Una partita che si giocherà finalmente ad armi pari, ma che vede comunque i nostri avversari (con i favori dei pronostici) giocare contro un'Italia di "vecchietti", che magari qualche grattacapo può ancora creare ai "giovanotti" di Löw, soprattutto se le scelte di Conte sapranno bilanciare l'emergenza in mediana per le assenze di Motta e De Rossi, magari con uno Sturaro in più (componente della linea verde italiana, assieme al ritrovato De Sciglio e Federico Bernardeschi). E la Germania con quali giovani risponderà alle contromosse azzurre?



Leroy Sané ('96): dal Wattencheid (quarta divisione) allo Schalke, passando per Leverkusen. Questa la trafila a livello giovanile del ventenne di origini senegalesi, prima di affermarsi in prima squadra proprio allo Schalke 04. Centrocampista offensivo duttile, capace di ricoprire tutto il versante della trequarti avversaria, ma anche di dar peso lì davanti in caso di emergenza. Ancora zero minuti per lui in questo Europeo.


Jonathan Tah ('96): al Bayer Leverkusen via Amburgo, il giovane e possente centrale difensivo tedesco (di origini ivoriane) è diventato quest'anno colonna difensiva e punto fermo in Bundesliga, tanto da convincere il CT Löw a puntare su di lui in caso di forfait dei titolari. Ma per ora una sola presenza in nazionale e minutaggio ancora nullo per il naturale sostituto di Jérôme Boateng in questa competizione.

Julian Weigl ('95): ricordato dal suo ex club - il Monaco 1860 - come il capitano più giovane di sempre (a 19 anni contro il Kaiserslautern), il ventenne mediano tedesco ha conquistato proprio tutti quest'anno in Bundesliga con la maglia del Borussia Dortmund, "costringendo" il proprio allenatore Tuchel a schierarlo praticamente sempre. La sua improvvisa maturazione lo candida ad essere un punto fermo anche nella nazionale tedesca del futuro.

Joshua Kimmich ('95): il suo impiego tra i titolari nella sfida di Champions contro la Juve aveva fatto molto discutere la stampa tedesca e fatto esultare quella italiana, in particolar modo quella vicina ai colori bianconeri. Ma la prova del ventunenne centrale dell'ormai ex Guardiola convinse tutti, soprattutto sul piano della personalità, tanto da spingere il CT Löw a schierarlo come terzino destro nelle vittorie contro Irlanda del Nord e Slovacchia. Sarà così anche contro gli azzurri?

Emre Can ('94): solo 22 anni, ma già un palmares di tutto rispetto. 1 Bundesliga, 1 Coppa di Germania, 1 Supercoppa nazionale e la Champions League del 2013. Vittorie che però non lo hanno quasi mai visto protagonista per i continui problemi fisici. Oggi però a Liverpool è tornato a giocare con continuità (grazie anche alla sua duttilità tattica) e a collezionare prestazioni di livello. Il problema alla caviglia lo ha ancora limitato nel finale di stagione, ma la nazionale tedesca potrà sicuramente trovare in lui un jolly difensivo di tutto rispetto.

Julian Draxler ('93): sogno proibito di mezza Europa. Il ventiduenne del Wolfsburg - che ha mosso i suoi primi passi nel Rentfort - si è affermato nello Schalke 04 nella stagione 2010/11 dopo 10 anni di giovanili. L'anno successivo esordì nella nazionale maggiore a 18 anni e 8 mesi e oggi è un punto fermo nell'11 titolare della Germania a questo Europeo. Nel suo piede destro è riposta gran parte dell'imprevedibilità dei nostri prossimi avversari: quando è ispirato diventa un problema per qualsiasi retroguardia.

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