FILIPPO MELEGONI - 18/02/1999 - ITALIA

(di Marco Fanuli - Il Fatto Quotidiano)



La grande stagione dell'Atalanta, che quest'anno fa della linea verde la propria arma di forza, fa sorridere Gasperini e tutti i tifosi della Dea. Franck Kessié e Roberto Gagliardini sono sicuramente tra le sorprese più positive di questa prima parte di stagione, giocatori giovani, dotati tecnicamente e fisicamente, al pari di altri elementi della rosa nerazzurra messisi in mostra in questo campionato e che hanno attirato a sé l'interesse di diversi club italiani ed esteri: da Petagna a Conti, fino ad arrivare a Spinazzola (solo per citarne alcuni).

Ma è proprio il futuro del giocatore ivoriano e il presente dell'ormai ex numero 4 bergamasco (accasatosi all'Inter) a preoccupare maggiormente i tifosi della Dea. Cifre ed interessamenti che difficilmente l'Atalanta può respingere ancora per molto. Ed è per questo che, direttamente da Zingonia, potrebbe esserci un piano B. La possibile partenza di Kessié e quella già definita di Gagliardini preoccupa certamente i piani di Gasperini, che in questo modo si ritroverebbe ad affrontare un significativo disagio tattico che andrebbe ad intaccare gli equilibri della propria creatura.

Ma lo staff bergamasco sembra convinto a scommettere su un altro giovanissimo talento: Filippo Melegoni. All'Atalanta fin dalla categoria Pulcini, oggi nella formazione Primavera rappresenta la vera mente del centrocampo atalantino. Nato a Bergamo nel febbraio del 1999, sembra essere proprio lui il prossimo talento a spiccare il volo dal florido vivaio nerazzuro. Non esattamente un elemento che sostituirebbe in tutto e per tutto le caratteristiche del 19enne nazionale ivoriano (molto più fisico e con una maggiore predisposizione agli inserimenti offensivi), ma sicuramente un giocatore d'equilibrio capace di adattarsi ad ogni situazione nell'arco dei 90 minuti, forse il sostituto ideale proprio di Roberto Gagliardini.





Fisico longilineo e buona predisposizione atletica, il talento italiano (sempre presente nelle rappresentative azzurre dall'U15 all'U19) possiede una tecnica di base importante ed una visione di gioco altrettanto sviluppata, qualità che gli consentono di adattarsi in qualsiasi ruolo della mediana. Non a caso tutti i palloni in possesso della squadra di Valter Bonacina (anche quest'anno ai vertici del Girone C del Campionato Primavera) transitano prima dai suoi piedi e non a caso tutti calci da fermo sono di sua competenza. Un centrocampista moderno, sempre benvoluto dai compagni di squadra, che riconoscono in lui un leader in campo di sicuro affidamento.

Se il 2017 sarà l'anno della sua consacrazione si vedrà, ma sono sicuro che prima o poi la sua chance arriverà e sono altrettanto sicuro che saprà sfruttarla nel migliore dei modi, per essere l'ennesimo "prodotto" di valore del vivaio atalantino.



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