JAN MLAKAR - 23/10/1998 - SLOVENIA

(di Pierluigi Cuccitto - footbalscouting.it)



L’Europa dell’Est, terra di grandi bomber (basti pensare ad Andriy Shevchenko). Molte squadre si stanno accaparrando giovani promesse del gol, nate in quella parte d’Europa. Anche la Fiorentina non è da meno. Forse, confortata dalle buone prove del connazionale Josip Ilicic (che però gioca in posizione più arretrata), ha deciso di investire sul talento di Jan Mlakar, giovane bomber classe 1998, miglior cannoniere - e capitano della sua nazionale - nella fase di qualificazione all’Europeo U17 in Bulgaria, con 8 reti in 6 partite.



Nel 2009 entra a far parte del settore giovanile del Domžale, uno dei più storici club sloveni. Nella stagione 2012/13 diventa vice-capocannoniere nel campionato U15 con 32 reti e cominciando ad attirare l’attenzione di molti importanti club europei. L’annata successiva la disputa nell’U17: Jan va segno per ben 16 volte in 18 presenze, confermando una media gol altissima. È stato anche grande protagonista nella fase regionale della Nike Premier Cup 2013, torneo nel quale è andato a segno 6 volte, di cui 3 nel derby sloveno contro il Maribor.

La Fiorentina, dopo averlo attentamente osservato, ha deciso di investire pesantemente sul ragazzo, battendo la concorrenza di Inter, Manchester City e di alcuni club tedeschi. La scorsa estate ha sostenuto la preparazione atletica agli ordini di mister Guidi con la Primavera e, una volta ultimate le questioni burocratiche, è stato ufficialmente integrato da gennaio nella rosa della Primavera gigliata.
Il suo acquisto è stato effettuato per la cifra di 1 milione di euro, un investimento importante considerata la giovanissima età del ragazzo.


Jan Mlakar è un bomber di movimento che fa dello spiccato senso del gol e della rapidità d’esecuzione i suoi principali punti di forza. Negli ultimi metri è veramente letale, in quanto sa calciare con entrambi i piedi ed già in possesso di una notevole freddezza davanti al portiere avversario. A questa dote - non comune - si aggiunge una buona velocità di base (anche in possesso del pallone) che gli permette di sorprendere le difese avversarie soprattutto quando scatta al limite del fuorigioco. Nella conduzione della palla non ha carenze e spesso preferisce superare i suoi marcatori con dribbling negli spazi larghi, mentre nello stretto va un po’ più in difficoltà a causa di una struttura corporea che andrebbe sicuramente rafforzata.


Non molto alto, può migliorare ancora nel gioco aereo ed è infallibile dal dischetto. Memore dell’ottimo fiuto avuto con Kalinic, la Viola ritenta il colpo con questo talento dell’Est Europa sul quale punta molto.

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