JUAN CAMILO HERNÀNDEZ - 22/04/1999 - COLOMBIA

(di Marco Fanuli - Il Fatto Quotidiano)





Nel giro di pochi anni il suo nome potrebbe diventare il primo della lista di qualche club europeo alla ricerca del colpaccio sudamericano, uno di quei nomi sul quale azzardare e spendere qualche soldino in più, sperando si riveli l'affare del secolo. E il nome di Juan Camilo Hernàndez, punta centrale neo-diciottenne, sembra suggerire proprio questo.


Trasferitosi a gennaio 2017 dal Deportivo Pereira all'Amèrica de Cali (via Granada), si è subito messo in mostra per rapidità, astuzia e visione di gioco. Un attaccante vecchio stile a cuoi piace gonfiare la rete senza troppe leziosità, un giocatore d'area di rigore ma che non disdegna neanche la conclusione da fuori.

L'Udinese, da tempo sul ragazzo grazie alla famiglia Pozzo, si è vista sempre più lontana dall'attaccante dopo la cessione del Granada alla nuova proprietà cinese, che attualmente ne detiene un forte diritto di prelazione. Un vero peccato, anche perché la crescita professionale di Hernàndez si sta rivelando molto incoraggiante dopo un periodo di appannamento e indecisione che lo ha portato vicino all'addio al calcio in età giovanissima, a seguito della mancata promozione del Deportivo Pereira nella massima serie colombiana.



Forte di testa nonostante sia sotto i 180 cm, la sua rivincita è sotto gli occhi di tutti, tanto da essere inserito dal The Guardian (già nel 2016) tra i 60 migliori talenti classe '99 del panorama calcistico mondiale (unico in patria, al fianco degli italiani Donnarumma e Scamacca). 

Almeno un altro anno di conferme è d'obbligo, poi per lui si prospetta la fase più delicata che un calciatore sudamericano ha la fortuna di affrontare nell'arco della propria carriera, il confronto diretto col calcio che conta. Insomma, l'Europa è vicina. 

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