LUBOMIR TUPTA - 27/03/1998 - SLOVACCHIA



di Antonio Sepe

Nato 19 anni fa in Slovacchia, Lubomir Tupta comincia a muovere i primi passi nel calcio a 7 anni, nel Jarovce, squadra del suo paese natale. Dotato di un talento sopra la media, non impiega molto a farsi notare dai top club europei, che immediatamente cominciano a bussare alla porta cercando di accaparrarselo. Malgrado possa essere il sogno di molti giovani, lo slovacco rifiuta il Liverpool, con il quale era ad un passo dalla chiusura e opta per il calcio italiano.

Nel 2015 approda in Sicilia - sponda Catania - e si mette subito in mostra tra Allievi Nazionali e Primavera tanto da guadagnare l'interesse del Verona, che ne ottiene il prestito e lo aggrega alla Primavera. Alla prima stagione con la formazione veneta, Tupta fa registrare l'ottimo bottino di 11 gol in 21 partite, che gli vale la chiamata da parte della nazionale slovacca U18, dove mette a segno 1 gol in 3 partite e convince l'Hellas ad acquistarlo a titolo definitivo, facendogli firmare un contratto quadriennale. L'evento che però risulta avere valenza fondamentale nella stagione del giovane slovacco, è l'esordio in Coppa Italia nel match contro il Pavia che lo vede protagonista fin dal primo minuto al fianco del campione del Mondo come Luca Toni.

Nella seconda annata in maglia gialloblu, Lubomir si da molto da fare a tal punto da riuscire addirittura a migliorare i suoi numeri, superando gli 11 gol della stagione precedente e mettendone a segno ben 15, 16 se si conta anche quello arrivato nel match della fase finale del campionato.

Tupta è un attaccante molto duttile: può giocare da seconda punta (perché dotato di un'ottima tecnica) e da esterno offensivo (in quanto non gli manca assolutamente la velocità). Ma il suo ruolo naturale, nonostante la stazza non è così imponente, resta quello di prima punta che gli dà la possibilità di segnare valanghe di gol e di sfruttare le sue caratteristiche migliori, ovvero rapidità e potenza di tiro



Il suo idolo è Zlatan Ibrahimovic, ma non si rispecchia molto in lui, in quanto in campo ricoprono ruoli differenti; afferma invece di aspirare a diventare come Cristiano Ronaldo e Neymar, due giocatori forti nell'uno contro uno e nei dribbling, ma che sanno anche andare a segno con continuitàInevitabile poi, se si fa riferimento alla nazionalità, il paragone con Marek Hamsik, bandiera della Slovacchia che Lubomir cerca di emulare. 

Per ora la fascia da capitano al braccio ed i gol importanti ci sono, anche se la qualificazione agli ultimi Europei U21 è sfuggita per poco, poi bisognerà vedere se Tupta riuscirà a ripetersi in Nazionale maggiore e magari diventare proprio lui il futuro del suo paese, sulle orme di Marekiaro.


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