DENIS BAUMGARTNER - 02/02/1998 - SLOVACCHIA


di Antonio Sepe


Una società ormai nota per avere un occhio di riguardo verso i giovani e nel possedere degli scout che pescano talenti interessanti - specialmente nell'Est dell'Europa - è sicuramente la Sampdoria, squadra che nell'ultima stagione ha dato il benvenuto a due possibili crack del calcio italiano, Patrik Schick e Milan Skriniar, i quali hanno portato un bel gruzzoletto nelle casse del club doriano.

Se però questi 2 ragazzi sono stati acquistati e fatti esordire direttamente in prima squadra nella passata stagione, diverso è il caso di Denis Baumgartner, prelevato dal Senica alla tenera età di 16 anni e che ha dunque già trascorso buona parte della sua carriera nel vivaio blucerchiato

Nato in una piccola cittadina slovacca - Skalica, sul confine con la Repubblica Ceca - dopo aver fatto un provino con la Juventus ed aver suscitato l'interesse anche del Bologna, riesce finalmente a coronare il suo sogno e sbarcare in Italia nell'estate 2014, proprio alla Sampdoria. Malgrado la sua prima stagione in maglia blucerchiata non gli regali molte gioie (forse più utile dal punto di vista dell'ambientamento), nella seconda parte, il classe '98 slovacco comincia a carburare, diventando titolare fisso della Primavera guidata da mister Pedone e riuscendo a siglare il suo primo gol in Italia, finendo il campionato in crescendo con ben 19 presenze. 



Per la sua consacrazione definitiva, però, è necessario aspettare la stagione 2016/2017, quando Denis mette in mostra tutto il suo talento una volta per tutte, tanto da convincere i dirigenti doriani (in appena 15 apparizioni) ad investire su di lui. Gli viene quindi offerto un contratto con scadenza nel 2019 più l'opzione di rinnovo per altri 2 anni. L'annata si concluderà nel migliore dei modi per Baumgartener (omonimo del famoso jumper) che farà registrare l'importante bottino di 15 gol e 5 assist in soli 23 incontri. Prestazioni niente male, considerando che non si tratta di una prima punta, bensì di un attaccante esterno che può svariare su tutto il fronte d'attacco e che all'occorrenza può ricoprire anche il ruolo di trequartista o centrocampista offensivo, proprio come il suo modello Marek Hamsik.

Mancino dotato di ottimo dribbling e di una grande velocità, è stato capitano dell'U16 slovacca ed ha già messo a referto una rete nell'U19 del proprio Paese. Inoltre, ha ricevuto il premio di miglior giocatore del Trofeo Shalom nel 2014, vinto dalla sua squadra di allora, il Senica, segnando gol spettacolari come quello contro i cinesi del Dalian Aerbin

Si trasferisce il 31 agosto 2017 in prestito al Livorno, pronto a dimostrare - a sé stesso e alla Samp - di poter entrare nel calcio che conta. 


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