FEDERICO VALIETTI - 25/01/1999 - ITALIA



di Marco Fanuli

Gioca e convince. Allora rigioca e convince ancora di più. È questo quello che ha visto Spalletti e tutta l'Inter durante la tournée estiva in Oriente osservando il difensore classe '99 Federico Valietti, nazionale azzurro U18proveniente dalla Primavera di mister Vecchi. Tournée che oltre a confermare l'ottimo impatto avuto dallo stesso tecnico toscano in tutto l'ambiente interista, ha di fatto dimostrato che la squadra vista nella parte finale della passata stagione non poteva essere reale e che tante belle altre notizie potranno arrivare - nell'arco della prossima stagione - anche dalla rinforzata linea verde della squadra di Suning.

Quindi non solo il promettente Andrea Pinamonti e le altrettanto incoraggianti sensazioni avute dai i talenti belgi Vanheusden e Emmers, ma adesso anche quelle di Federico Valietti non saranno più un segreto. Per lo staff di Spalletti, che proprio in Asia ha dimostrato di riporre molta fiducia sul ragazzo, impiegandolo per un discreto minutaggio anche contro scomodissimi clienti quali Batshuayi, Alonso e Depay, la scoperta del giovane 18enne di Bergamo (molto richiesto in B in questa sessione di mercato) potrebbe rivelarsi importante per i piani futuri della società nerazzurra. 

Terzino destro o centrale difensivo (buono il suo contributo sia nel centro-destra, sia nel centro-sinistra) dimostra grande sicurezza in fase di copertura e un buon tempo di intervento nelle chiusure di rincorsa e nell'uno contro uno. Un difensore centrale a tutto tondo che però sta acquisendo - complice l'ultima stagione in Primavera - sempre più attitudini da esterno difensivo di destra, come dimostrato egregiamente nell'ultima amichevole di Nanchino contro il Lione per oltre 45 minuti di gioco e comportandosi da vera spina nel fianco per i francesi.



Molto del merito va sicuramente al ragazzo e alle sue doti, oltre che tecniche, anche fisiche (grande scioltezza nella corsa e fisico in corso di completamento, ma già sufficientemente sviluppato), ma medaglia al merito anche a mister Stefano Vecchi, spesso "costretto" ad usare con lui il bastone e la carota, ma raggiungendo risultati sorprendenti in meno di 15 apparizioni in Primavera e non sempre per tutti i 90 minuti.

Che l'Inter abbia già trovato il suo terzino destro del futuro? È ancora presto per dirlo, ma sicuramente i segnali provenienti dalla Primavera prima e dalla tournée asiatica poi sono di buon auspicio per il futuro del ragazzo e della casacca nerazzurra in generale.



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