MAXIME LÒPEZ - 04/12/1997 - FRANCIA



di Simone Biancofiore - footballscauting.it

La FFF (Fédération Française de Football) ha stilato qualche giorno fa la classifica relativa ai centri di formazione della stagione 2016/17 premiando l’ottimo lavoro del Lione che è riuscita a piazzarsi davanti a Monaco e Psg. Chi non è apparsa nella top 10 di questa speciale classifica è stato l’Olympique Marsiglia, arrivata solo in 20esima posizione anche se, nell’ultima stagione, il club marsigliese è riuscito a far conoscere al calcio internazionale un importante prospetto che con l’arrivo di Rudi Garcia ha trovato una certa continuità di minutaggio. Stiamo parlando di Maxime Lopez, franco-algerino nato a Marsiglia il 4 dicembre del 1997. 


Fisico sicuramente non prorompente (alto 167 cm per 58 kg), ma con qualità tecniche che azzerano tutti i dubbi a proposito. Nasce e si sviluppa calcisticamente nelle giovanili della sua città nativa facendo tutta la trafila in biancoceleste, firmando a 16 anni il suo primo contratto da professionista. La prima buona impressione inizia a darla nell’edizione della UEFA Youth League del 2013/14, dove disputa 6 gare (di cui 2 da titolare), mette a segno 1 gol importante nell’inaspettato 4 a 1 al Borussia Dortmund e piazza 2 preziosi assist nella gara vinta contro il Napoli per 2 a 1.

La sua crescita è molto graduale, l’approccio alla Prima squadra è datato settembre 2015 quando l’allora tecnico Michel decise di concedergli qualche minuto della ripresa contro lo Spartak Trnava. Il tecnico spagnolo lo fa integrare a piccoli passi e la sua prima convocazione con il Marsiglia A avviene nel novembre del 2015 quando viene inserito nella distinta della partita di Europa League contro il Braga.

La stagione 2016/17 è quella della svolta. Frank Passi lo convoca prima per la preparazione estiva e lo fa esordire il 21 Agosto contro Guingamp sostituendo al 60′ a Bouna Sarr e regalando anche l’assist per l’inutile 2 a 1 a Thauvin. Il cammino dell’OM in campionato però non è entusiasmante, Frank Passi, prima dell’esonero in 8 gare, lo farà scendere in campo ancora per una manciata di minuti, ma con l’arrivo Rudi Garcia la stagione del giovane Maxime viene stravolta.

Per il tecnico ex Roma Lopez diventa un fattore centrale nello scacchiere della sua squadra, tanto da diventare fondamentale per gli equilibri del centrocampo marsigliese e le 32 presenze a fine stagione (tra campionato e coppe), sommati ai 3 gol e 8 assist sono numeri confermano la sua importanza nella squadra, ulteriormente certificata anche dalla conquista del preliminare di Europa League nonostante un avvio non certo facile.


Nasce come trequartista, ma Rudi Garcia ne arretra il raggio d'azione di qualche metro per consentirgli la costruzione del gioco. Un ottimo playmaker, un numero 10 atipico alla Marco Verratti, sia per la sua visione di gioco e sia per le qualità tecniche. Il suo piede preferito è il destro, ma ha dimostrato col tempo di saper usare molto bene anche il sinistro. Abile nel puntare e nel saltare gli avversari, è spesso incaricato nel battere i rigori, punizioni dal limite e corner. 

Caratterialmente si tratta di un giocatore molto altruista, umile e sopratutto molto intelligente quando deve adattarsi alle varie situazioni di gioco. In campo, nonostante si parli di un brevilineo non ancora ben strutturato, non tira mai indietro una gamba e nei contrasti dimostra sempre un certo temperamento, che spesso lo porta ad avere qualche ammonizione di troppo. Chiaramente penalizzato nel gioco aereo, è sicuramente un giocatore da seguire nel tempo.


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