MATTEO ANZOLIN - 11/11/2000 - ITALIA

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di Alessandro Iacobelli

La Juventus sta progettando il futuro in trincea. L’addio di Leonardo Bonucci ha spezzato il legame della linea composta insieme a Barzagli e Chiellini. La zona nevralgica della retroguardia bianconera annovera, nel vivaio giovanile, il profilo di Matteo Anzolin.

Nato a Latisana l’11 novembre 2000, rincorre ed avvera il sogno calcistico nel Vicenza completando le varie categorie della cantéra. In maglia biancorossa mette a fuoco il suo ruolo in campo. Si stabilizza come difensore centrale ma, all’occorrenza, può fungere anche da terzino sul settore sinistro. Totalizza 43 gettoni tra Berretti e U17 con 19 presenze nel campionato Primavera.

Dal punto di vista fisico ovviamente deve implementare la prestanza muscolare. Ciononostante la stazza è già apprezzabile. Sotto l’aspetto tecnico brilla nelle operazioni di marcatura e anticipo delle punte avversarie. Disinvolto pure in fase di impostazione della manovra con il suo piede mancino molto ispirato e la testa sempre alta. Durante l’intero arco di un match dialoga e stimola i compagni con carisma.

Vanta una rilevante esperienza nei Giovanissimi Regionali dell’Udinese. Lugugnana e Pordenone le altre due casacche indossate prima dell’approdo al Vicenza. Nell’estate del 2017 gli osservatori della Juventus annotano sul taccuino il suo nome e non tardano a corteggiarlo per strappare questo gioiellino alla folta concorrenza.


Indossa inoltre la fascia di capitano nella Nazionale U18 azzurra, guidata dal CT Daniele Franceschini. Ha comandato la retroguardia italiana con sicurezza nella netta vittoria contro la Repubblica Ceca, nella partita disputata lo scorso 7 ottobre allo stadio “Patini” di Castel di Sangro.

Prestigiosi paragoni cominciano ad accompagnare la maturazione di Matteo Anzolin. Seguire le imprese di Nesta o Cannavaro sarebbe magnifico, ma per ora è meglio mantenere i piedi ben saldi a terra.



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