DAVIDE CANOVI - 30/01/2001 - ITALIA


di Alessandro Iacobelli

Il rettangolo verde è l’habitat naturale del calcio e sua zona nevralgica è il luogo del filtro tra la difesa e l’attacco. L’universo pallonaro necessita quindi di nuovi interpreti nel reparto centrale. I nomi sono tanti e muoversi nel traffico non è semplice. L’analisi odierna punta il radar su Davide Canovi, ragazzo dal volto pulito e genuino, nato il 30 gennaio 2001 a Genova e cresciuto nelle viscere del versante blucerchiato della lanterna. 

La trafila nella famiglia doriana è una scuola di calcio e di vita. Nella bacheca appena aperta si lascia osservare con orgoglio il titolo di miglior centrocampista della decima edizione del Memorial “Beppe Grippiolo”. Correva l’anno 2015 è i lagunari si classificarono al secondo posto dietro l’Inter e dinanzi al Torino. A distanza di due stagioni Canovi regala fosforo alle radici dell’impianto tattico della formazione Primavera grazie alla massima fiducia dimostrata da mister Massimo Augusto e qualche apparizione nel gruppo della Nazionale U17 guidata da Simone Pavan. In questa fase embrionale del campionato (non proprio esaltante per i doriani) pone il suo marchio in 10 partite. In una delle 5 presenze in Primavera 1, esulta per il gol del momentaneo vantaggio ai danni dell’Udinese (match culminato con il pareggio bianconero di Aly Mallè). 


Tracciare i tratti somatici in salsa calcistica è un’opera solo apparentemente agevole. Si può certo mettere in risalto la sicurezza con cui il giovane pone sul piatto grinta e dinamismo nel guastare la costruzione avversaria per poi trasformarsi in un più che discreto manovratore in cabina di regia. Utilizza preferibilmente il piede mancino, ma in un’ottica di piena maturazione dovrà limare anche il destro. Può ancora guadagnare terreno in termini di altezza e il fisico va ancora puntellato a dovere.

Paragoni importanti con illustri colleghi? Esagerado un po', sembrano tutto sommato appropriati i nomi di Pjanic, Strootman e Zielinski. Juventus, Roma e Napoli: 3 top club italiani che magari un giorno si contenderanno Davide Canovi.

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