FREDDI GRECO: DAL MADAGASCAR A ROMA, SOGNANDO L'OLIMPICO

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di Redazione 

Si chiama Jean Freddi Pascal Greco, ma tutti lo conoscono come Freddi e la sua storia è decisamente particolare. Nasce il 12 febbraio 2001 ad Andohatapenaka, in Madagascar e all'età di 3 anni viene adottato assieme al fratello più grande da una famiglia residente a Roma, acquisendo così la cittadinanza italiana e la passione per i colori giallorossi della sua nuova casa.

Mancino naturale (ma bravo anche col destro), dall'età di 9 anni (stagione 2010-2011 con la categoria pulcini), la maglia della Roma diventa la sua seconda pelle: dapprima viene impiegato come laterale sinistro (7 vs 7), poi come laterale basso e come esterno alto di sinistra in un campo a 11. Mister Valerio D'Andrea, nella stagione 2015-2016 con i Giovanissimi Nazionali, lo sposta centralmente in posizione di mezzala sinistra dove disputa anche la finale scudetto contro Atalanta Bergamasca. Nella stagione successiva (U16) mantiene la posizione di interno, tranne che nella finale scudetto contro il Milan, dove dopo 5 minuti sostituisce Luca Chierico infortunato, nel ruolo di centrocampista davanti alla difesa in un 4-3-3, risultando il migliore in campo.

Dall'estate 2017 entra a far parte nel gruppo della Nazionale U17 allenata da Nunziata-Corradi conquistando, alla sua seconda presenza, una maglia da titolare nel ruolo di mezzala sinistra nel 4-3-1-2, partecipando a diverse competizioni con la rappresentanza azzurrina: vince il "St. George's Park International Tournment" in terra inglese; partecipa alla "Komm Mit Vier-Nationenturnier 2017 in Germania (battendo nell'occasione i padroni di casa); prende parte alla fase di qualificazione ai Campionati Europei U17 del 2018. In questa occasione l'Italia si aggiudica 3 partite su 3 e mette a referto 6 reti fatte e 0 subite.



Chi lo conosce bene lo descrive come un ragazzo sempre gioviale, amico di tutti, capace di inserirsi facilmente in un gruppo (anche in nazionale). Nei rapporti con gli adulti viene fuori tutta la sua timidezza dovuta forse alla giovane età. Al contrario, in campo, tira fuori una personalità ed una maturità inaspettata. Pur essendo alto 170 cm è un buon colpitore di testa (sia in area, sia in mezzo al campo) e la sua velocità palla al piede - unita alla resistenza fisica - e negli spazi, può risultare un'arma in più per la squadra.

Quest'anno nella squadra U17 della Roma è stato impiegato da vero Jolly in tutte le aree del centrocampo nel 4-3-3 di Baldini: da mezzala sinistra e destra, da laterale basso sinistro e destro e mediano davanti alla difesa. Dice di non ispirarsi a nessun giocatore in particolare, ma per duttilità e costanza, ammira il jolly (proprio come lui) del Bayern Monaco, David Alaba.


Il suo desiderio è quello di restare a lungo nella Roma, ma se questo non sarà possibile è pronto a sfruttare qualsiasi esperienza lontano dalla capitale (anche all'estero), per poter crescere e realizzare il sogno di una vita.

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