CÉSAR GELABERT PIÑA - 31/10/2000 - SPAGNA

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di Matteo Pifferi - footballscouting.it


A più riprese ritenuto il miglior club al mondo, riconoscimento che è stato certificato dal FIFA Best Club of the 20th Century (42.35% dei voti, nella speciale classifica al secondo poso troviamo il Manchester United con il 9.60%, giusto per farci un’idea), negli ultimi anni gli uomini del Real Madrid hanno cercato di dare alla squadra una “nuova” identità.

L’obiettivo è stato quello di formare un’ossatura spagnola e soprattutto canterana. Che forse nel recente passato (parliamo in particolar modo della fase del Barcellona di Guardiola, che ha dominato in lungo e largo) era venuta a mancare. Calciatori nati calcisticamente e cresciuti nei Blancos, così da capire sin da subito cosa significasse pelear por este escudo. Un lavoro che vede i suoi frutti in calciatori come Carvajal, Lucas Vazquez, Nacho, Marcos Llorente, Kiko Casilla, Mayoral ed il più recente Hakimi. Profili questi ai quali vanno aggiunti i giovani spagnoli Isco, Ceballos, Asensio, Vallejo oltre a coloro i quali, nonostante non siano cresciuti nella cantera delle Merengues, oramai hanno cucito il nome del club sul petto, uno su tutti Sergio Ramos.

Un lavoro che vede come punta dell’iceberg la Prima squadra, ma che parte dal settore giovanile appena citato, che ultimamente ha ricominciato a sfornare talenti di primissimo livello. Qualche nome? Nel Castilla sono sbocciati fiori quali Óscar Rodríguez, Cristo González (precisiamo, arrivato dal Tenerife), Francisco “Franchu” Feuillassier e diversi altri. Il ragazzo del quale vi parleremo quest’oggi, però, milita nella formazione Juvenil A e si chiama César Gelabert Piña.

Nasce il 31 ottobre 2000, muove i primi passi nell’Hércules Alicante. Nel 2015 arriva la chiamata che non si può rifiutare, quella del Real Madrid. Nuova vita, lontano da casa, ma la voglia di arrivare e la determinazione sono più forti della nostalgia e della lontananza. Cadete A, Juvenil B, ed attualmente Juvenil A: questa la trayectoria del canterano. Il debutto con la formazione allenata dall’ex gloria Guti arriva lo scorso maggio, contro il Mallorca in Copa Del Rey. César decide di bagnarlo così: ricezione di un passaggio sul vertice destro dell’area di rigore, controllo e tiro di mancino che non può trovare altra destinazione che non sia l’incrocio dei pali. Ha contribuito al passaggio dei suoi alla Fase a Eliminazione Diretta della UEFA Youth League. Con la Spagna U17 è attualmente Campione d’Europa e Vice-Campione del Mondo. Insomma, le premesse ci sono tutte.


Nel club lo definiscono così: “Un jugador polivalente con gran capacidad goleadora”. In effetti, come estrema sintesi, è un concetto che vale. Parliamo di un centrocampista che ama sentire il contatto del pallone, fa della visione di gioco il suo punto di forza ma non disdegna assolutamente l’inserimento senza palla e la via del gol. Grande tecnica, lunghe leve, tempi di gioco. Fisicamente può e deve irrobustirsi, ma è molto giovane e per questo c’è tempo. Calciatore molto elegante, si definisce uno di quelli “belli dal vedere” quando scende in campo. Parliamo di un ragazzo molto giovane, le strade che possono aprirsi sono infinite, e da qui alla consacrazione nel calcio dei grandi, possibilmente nel Real Madrid, serviranno tanti sacrifici e diversi eventi favorevoli. Il nostro compito e la nostra volontà è però quella di segnalare quelle che ad oggi sono qualità importanti per un giovane che, speriamo, farà parlare di sé. Suerte César!

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