Avete mai pensato al giocatore ideale? Noi ci pensiamo spesso, ci piacerebbe trovarlo e scriverne. Non abbiamo avuto la fortuna di scovarlo, ma visto che l’ipotesi di parlarne ci entusiasmava ce lo siamo inventati per Il Giornale Ideale, un progetto di Franco Ariaudo, artista torinese che nell’estate del 2017 ha lanciato la prima edizione di un giornale su cui sono state pubblicate solo notizie che i suoi lettori avrebbero voluto leggere. Il giornale, edito in forma di quotidiano, è stato poi stampato in edizione limitata e recapitato a tutti i collaboratori che hanno contribuito alla sua creazione.
Noi abbiamo scritto - esagerando - di Héctor Ackinho de Made, un giocatore totale di 15 anni con “il destro di Cristiano Ronaldo, il sinistro di Messi, la fantasia e la tecnica di Maradona e lo stacco di testa di Pelè”. Chi non vorrebbe leggere di lui tra le pagine sportive del Giornale Ideale? Noi non chiederemmo di meglio. Ci siamo divertiti a immaginarlo e riportiamo qui l’articolo firmato dal nostro direttore Marco Fanuli.
Scoperto in Amazzonia Héctor, il giocatore totale!
La notizia era nell’aria, ma adesso arriva anche la conferma direttamente dal Sudamerica. Il noto blog sullo scouting e calcio giovanile, Promesse del Calcio, ammette di aver scoperto, attraverso la propria fitta rete di osservatori sparsi in tutto il mondo e per stessa ammissione del suo direttore Marco Fanuli, un giocatore dalle qualità sovrumane: il suo nome è Héctor Ackinho de Made, più semplicemente Héctor.
Nelle sue vene scorre inevitabilmente sangue verdeoro perché membro della tribù dei Makuxi, nello stato di Roraima a nord del Brasile ed è primogenito del Taxaua (il capo tribù - ndr) del piccolo villaggio che costeggia un grosso affluente del fiume Rio Branco, nella Roraima Nacional Forest. Talento cristallino di appena 15 anni, per forza e velocità viene descritto dagli altri abitanti del posto come un mix perfetto tra un rinoceronte e un ghepardo. Spinti da un inevitabile curiosità, abbiamo chiesto agli esperti osservatori di Promesse del Calcio di delineare, in modo più consueto, un profilo tecnico sul giocatore e le loro parole non hanno fatto altro che accrescere il nostro desiderio di vedere all’opera questo ragazzo: “Possiede il destro di Cristiano Ronaldo, il sinistro di Messi, la fantasia e la tecnica di Maradona e lo stacco di testa di Pelè. Dribbla qualsiasi cosa ostacoli la sua corsa e riesce sempre ad essere elegante nelle movenze, una vera meraviglia per gli occhi”. E con gli occhi lucidi di gioia, hanno poi aggiunto: “Abbiamo trovato il Giocatore totale!”. Purtroppo non esistono ancora video o immagini fotografiche che testimoniano il talento del giovane Héctor, forse a causa della sua religione - l’Animismo - che vige ancora oggi tra i Makuxi e che non vede di buon occhio la tecnologia ritenuta, probabilmente, vicina alla filosofia meccanicista. Ma la nostra comprovata esperienza nel giornalismo sportivo, ci ha spinto a esplorare maggiormente l’area nei pressi del monte Roraima e, in qualche modo, bypassare l’assenza di telecamere.
Siamo così entrati, per puro caso, in contatto con la ricercatrice danese, la Dottoressa Susanne Jacobsen, famosa per i suoi studi antropologici e i suoi libri sulle tribù indigene che popolano la Foresta Amazzonica, e l’abbiamo inevitabilmente interrogata sull’argomento: “Certo che lo conosco!” esclama emozionata. “Ho avuto un incontro ravvicinato con lui quasi un anno fa”. Dunque, ascoltiamo volentieri il suo racconto: “Ero appena tornata a valle dopo una lunga escursione su El labirinto (zona rocciosa del monte Roraima caratterizzata da enormi cubi di roccia modellati dal vento - ndr) assieme ai miei collaboratori quando, tra la vegetazione che si apriva di fronte a me, ho notato la corsa di un ragazzino. Impossibile dimenticare la scena: aveva strisce di vernice verde dipinte in senso verticale su tutto il corpo e tra i piedi una sfera fatta di foglie, liane e probabilmente anche di pelle di Lontra gigante, una specie di molto diffusa in quell’area. Ma la cosa che mi lasciò letteralmente a bocca aperta è stato il fatto che correva perché inseguito da un puma, tenendosi ben distante dal felino, ma sempre con la palla tra i piedi e giocando di carambola con la natura circostante. Una cosa mai vista prima!
Ringraziamo quindi la Dottoressa Jacobsen della sua testimonianza e Promesse del Calcio per questo incredibile scoop, sicuri che tra non molto, l’intero continente calcistico, sarà pronto a darsi battaglia a suon di milioni per accaparrarsi le prestazioni del nuovo fenomeno brasiliano.
Il mondo intero è pronto ad accogliere - e vedere all’opera - il nuovo “Taxaua” Héctor, il “Giocatore totale”, tribù dei Makuxi permettendo.
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