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di Marco Fanuli - Il Fatto Quotidiano
"Un ragazzo meritevole di segnalazione è sicuramente Matteo Stoppa, classe 2000 che quest'anno è andato molte volte a segno. Attaccante esterno o trequartista, è dotato di grande talento, ma non di grande fisicità. Può sembrare strano, ma proprio grazie al suo fisico brevilineo è riuscito ad essere determinante per tutta la passata stagione e anche in quella precedente. Un ragazzino che basa tutto il suo gioco sul talento".
di Marco Fanuli - Il Fatto Quotidiano
"Un ragazzo meritevole di segnalazione è sicuramente Matteo Stoppa, classe 2000 che quest'anno è andato molte volte a segno. Attaccante esterno o trequartista, è dotato di grande talento, ma non di grande fisicità. Può sembrare strano, ma proprio grazie al suo fisico brevilineo è riuscito ad essere determinante per tutta la passata stagione e anche in quella precedente. Un ragazzino che basa tutto il suo gioco sul talento".
Queste le parole pronunciate quasi 3 anni fa su Promesse del Calcio dal Responsabile del settore giovanile del Novara Calcio, Mauro Borghetti. Parole che anche se pronunciate oggi, risuonerebbero incredibilmente attuali nonostante la distanza temporale.
Ebbene sì, perché Matteo Stoppa, da quando destava stupore nei Giovanissimi nazionali del Novara (30 gol nella stagione 2013/14), non ha mai abbassato la guardia, anzi ha sempre dimostrato come l'impegno e la costanza settimanale può portare equilibrio e risultati laddove ci fossero carenze (in questo caso il fisico minuto), trovando così anche l'esordio in Serie B nei minuti finali dell'ultima giornata di campionato contro il Carpi.
Giocatore dal talento innato e capace di ricoprire diversi posizioni nel reparto offensivo, trova la sua migliore collocazione sul rettangolo di gioco se schierato nel ruolo di attaccante esterno (partendo da sinistra) in supporto del centravanti, grazie alla sua abilità nel saltare l'uomo, nell'assistere i compagni d'attacco e nel concludere a rete. Qualità che in passato lo hanno visto in campo anche in posizione di trequartista. Ma il suo sempre più significativo feeling con la porta avversaria (quest'anno già 15 reti tra campionato Primavera 2 e Coppa Italia di categoria) ha spinto lo staff azzurro ad avvicinarlo maggiormente all'area avversaria.
Rapido nelle accelerazioni e veloce nel cercare soluzioni, Matteo può essere considerato già una piccola bandiera del Novara. La sua militanza nel club piemontese risale fin dai tempi dei Pulcini, quando lasciò i campi dell'ex Libertas di Biella (squadra dilettantistica) per andare, a circa 60 Km di distanza, presso il centro sportivo di Novarello - tra i più attrezzati in Europa a livello giovanile - e da lì, iniziare la sua scalata verso il calcio professionistico.
Una personalità pacata fuori dal contesto sportivo, ma che si trasforma da leader appena tocca il terreno di gioco, completa il profilo del gioiellino del Novara, probabilmente tra i prossimi ragazzi del settore giovanile ad entrare in pianta stabile nella rosa della Prima squadra e forse a raggiungere obiettivi personali ancora più prestigiosi.
Giocatore dal talento innato e capace di ricoprire diversi posizioni nel reparto offensivo, trova la sua migliore collocazione sul rettangolo di gioco se schierato nel ruolo di attaccante esterno (partendo da sinistra) in supporto del centravanti, grazie alla sua abilità nel saltare l'uomo, nell'assistere i compagni d'attacco e nel concludere a rete. Qualità che in passato lo hanno visto in campo anche in posizione di trequartista. Ma il suo sempre più significativo feeling con la porta avversaria (quest'anno già 15 reti tra campionato Primavera 2 e Coppa Italia di categoria) ha spinto lo staff azzurro ad avvicinarlo maggiormente all'area avversaria.
Rapido nelle accelerazioni e veloce nel cercare soluzioni, Matteo può essere considerato già una piccola bandiera del Novara. La sua militanza nel club piemontese risale fin dai tempi dei Pulcini, quando lasciò i campi dell'ex Libertas di Biella (squadra dilettantistica) per andare, a circa 60 Km di distanza, presso il centro sportivo di Novarello - tra i più attrezzati in Europa a livello giovanile - e da lì, iniziare la sua scalata verso il calcio professionistico.
Una personalità pacata fuori dal contesto sportivo, ma che si trasforma da leader appena tocca il terreno di gioco, completa il profilo del gioiellino del Novara, probabilmente tra i prossimi ragazzi del settore giovanile ad entrare in pianta stabile nella rosa della Prima squadra e forse a raggiungere obiettivi personali ancora più prestigiosi.
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