FERRAN TORRES - 29/02/2000 - SPAGNA

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di Francesco Fedele - footballscouting.it

Quando parliamo di Millennials, parliamo della generazione nata a cavallo dell’inizio del nuovo millennio. Ragazzi giovani, che si apprestano a travalicare il confine dei 18 anni, quindi dell'età adulta. Teoricamente bisognerebbe però avere il tempo di adattarsi a questa nuova situazione. Abituarsi ad interagire e comportarsi non più da adolescenti.

Immaginate - e qui entriamo nel merito di questa piccola storia - di vedervi trapiantati nel mondo che ammiravate solo dalla finestra. Come reagireste? Tanta voglia di fare, tanta voglia di mettersi in mostra, ma tante, troppe pressioni. Immaginate anche di essere un giovane calciatore chiamato a dire la propria nel campionato, ad oggi, più "bello" del mondo (tra virgolette perché la bellezza applicata al calcio è pur sempre un concetto relativo). Ecco, fatto tutto ciò, avreste completato l’identikit situazionale di Ferrán Torres.



Classe 2000, quindi Millennial a tutti gli effetti. Gettato nella mischia nel calcio dei grandi e aspirante protagonista della Liga, il campionato nel recente passato più titolato d’Europa. Dal settore giovanile del “suo” Valencia, in questa stagione è entrato a pieno regime nelle rotazioni della Prima squadra, con la quale ha esordito in Copa del Rey lo scorso 30 novembre, contro il Real Saragozza, dove ha anche messo a referto un assist. Circa due settimane dopo anche la prima presenza nella Liga, nella sconfitta sul campo dell’Eibar. Da lì un via-vai continuo tra Valencia, Mestalla e Primero equipo, dove acquisisce man mano più confianza, ovvero fiducia, fino a diventare praticamente uno dei titolari, o comunque una delle prime scelte dalla panchina (ha giocato 7 delle ultime 8 partite). E non parliamo di una squadra il cui campionato può considerarsi "finito" (situazione che lascerebbe presagire una maggiore propensione a dar fiducia ad un giovane della propria cantéra), dato che il Valencia è attualmente al terzo posto in classifica, con un punto di vantaggio su un certo Real Madrid.

Ma che tipo di giocatore è Ferrán Torres? Potremmo semplificare il tutto definendolo una perfetta rappresentazione del numero 7. Il motivo? Un’ala destra dalla grande velocità, accelerazione, dribbling, facilità di cross. Calciatore molto abile ad andare sul fondo, non disdegna il taglio dentro al campo per cercare, attraverso delle combinazioni con i suoi compagni di squadra, di attaccare l’area di rigore avversaria. Buonissima tecnica di base, è un calciatore dotato di un dribbling "diverso", fatto non tanto di finte quanto piuttosto di capacità di sfruttamento della propria potenza muscolare per spostare il pallone e tentare l’affondo nel lungo, così da lasciare sul posto il diretto avversario. Il suo punto debole è la conclusione a rete, che attualmente tenta con poca regolarità in particolar modo a Valencia, mentre in Nazionale - con la quale ha vinto l’Europeo U17 e perso in Finale il Mondiale U17 - è maggiormente presente in zona realizzativa.




Come ampiamente prevedibile, il prezzo del suo cartellino è velocemente schizzato alle stelle. La clausola inserita nel suo contratto ha subito continui aggiornamenti: dai 25 milioni a seguito del debutto in prima squadra, ai 100 milioni pattuiti dopo il recente rinnovo. Le attenzioni di Barcellona e Real Madrid (squadre maggiormente interessate) al momento sono state allontanate. Ferrán Torres, rimarrà ancora la nueva estrella del Valencia.

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