FILIP STUPAREVIC - 30/08/2000 - SERBIA


di Alessandro Iacobelli

Nel 2000 la Jugoslavia aveva già perso per strada pezzi importanti della propria struttura sociale ed il secolo appena trascorso aveva presentato al mondo una polveriera caotica con risvolti tragici. Nonostante il momento storico avverso, il 
calcio balcanico si è sempre dimostrato fucina di campioni (più o meno costanti) che nel tempo hanno fatto brillare gli occhi a milioni di tifosi. 

Dopo l’Europeo in Olanda e Belgio nel 2000, la squadra guidata all’epoca da Vujadin Boskov, perse definitivamente la sua identità. Il 30 agosto dello stesso anno nasce a Belgrado Filip Stuparevic
La Serbia, rispetto agli altri Stati ex Jugoslavi, risulta quello con un serbatoio di talenti certamente più ampio. L’apprendistato di Filip inizia nelle compagini giovanili del FK Rad Belgrado. Tanta gavetta con la comprovata certezza di prendere dimora nel reparto offensivo per eccellenza, ovvero l’attacco. 


La crescita fisica è rilevante, ma non troppo. 1,80 m di altezza per 75 kg di peso. Nel luglio del 2016 si trasferisce al Vozdovac. Con la maglia biancorossa “Stupa” impressiona per la facilità con cui riesce a calciare con entrambi i piedi. Qualità che, in un calcio avaro di tecnica anche solo accettabile, costituisce un dettaglio essenziale. Nel vivaio arrivano assist, goal e prestazioni positive. Nel 2017 il passaggio in Prima squadra è d’obbligo. Filip registra 29 gettoni con 2 reti siglate. Deve però maturare, e tanto, in diversi aspetti.

Tatticamente può svariare in tutto il versante offensivo. Come esterno, a sinistra o a destra, può sprigionare estro e fantasia. La veste di punta centrale dovrà essere il prossimo casello dell’autostrada calcistica di Stuparevic. Bomber di razza in stile Dzeko per capirci. Perché sui Balcani crescono gioielli veri.

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