Embed from Getty Images
di Gabriele Gandolfi
La Viareggio Cup è tradizionalmente un’ottima occasione per mostrare il proprio talento. Una vetrina dalla quale sono passati molti campioni illustri. Senza ombra di dubbio l'obiettivo di Sandro Kulenovic è stato proprio quello di sfruttare al meglio la kermesse viareggina. La punta croata classe 1999 ha contribuito in misura massiccia alla scalata della Juventus Primavera verso la semifinale del prestigioso torneo toscano.
Il giocatore - nativo di Zagabria - è andato a segno in tutte le partite disputate dai bianconeri, dalla fase a gironi fino ai quarti di finale, per un totale di 6 gol in 5 partite. Un’esplosione a sorpresa visto che, prima della Viareggio Cup, Kulenovic aveva giocato appena 13 partite con la formazione allenata da mister Dal Canto, senza mai lasciare il segno.
di Gabriele Gandolfi
La Viareggio Cup è tradizionalmente un’ottima occasione per mostrare il proprio talento. Una vetrina dalla quale sono passati molti campioni illustri. Senza ombra di dubbio l'obiettivo di Sandro Kulenovic è stato proprio quello di sfruttare al meglio la kermesse viareggina. La punta croata classe 1999 ha contribuito in misura massiccia alla scalata della Juventus Primavera verso la semifinale del prestigioso torneo toscano.
Il giocatore - nativo di Zagabria - è andato a segno in tutte le partite disputate dai bianconeri, dalla fase a gironi fino ai quarti di finale, per un totale di 6 gol in 5 partite. Un’esplosione a sorpresa visto che, prima della Viareggio Cup, Kulenovic aveva giocato appena 13 partite con la formazione allenata da mister Dal Canto, senza mai lasciare il segno.
Il diciottenne croato è arrivato a Torino dal Legia Varsavia, dove ha militato fino alla scorsa stagione.
In terra polacca ha segnato 10 gol in 32 partite con la seconda squadra del Legia, ma la vera consacrazione, come rimarcato sopra, è arrivata in quel di Viareggio. Esperienza che non ha fatto altro che rafforzare il sogno di diventare, un giorno, elemento importante per i bianconeri sulle orme del suo connazionale Mario Mandzukic.
In terra polacca ha segnato 10 gol in 32 partite con la seconda squadra del Legia, ma la vera consacrazione, come rimarcato sopra, è arrivata in quel di Viareggio. Esperienza che non ha fatto altro che rafforzare il sogno di diventare, un giorno, elemento importante per i bianconeri sulle orme del suo connazionale Mario Mandzukic.
Il Legia, si è tutelato mantenendone la proprietà del cartellino, tuttavia è prevista una clausola per il suo riscatto in favore della Juventus. Per mole e struttura fisica Kulenovic ha dimostrato di poter interpretare con successo il ruolo di prima punta (come certificano le sue prestazioni nella scorsa Viareggio Cup), anche se dovrà colmare alcune carenze tecniche, dovute sicuramente alla giovane età e al confronto con nuova realtà italiana.
Commenti
Posta un commento
Qui anche tu puoi dire la tua!