AMINE GOUIRI - 16/02/2000 - FRANCIA/ALGERIA

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di Alessandro Iacobelli 

In Francia il vento è cambiato. La vittoria del Mondiale in Russia è solo un dettaglio - alquanto rilevante - che conferma il viatico intrapreso dal calcio transalpino.

Il talento al primo posto. In ogni ruolo, senza distinzioni. I nostri (poco amati) cugini sono avanti e bisogna riconoscerlo. L’ultima stellina in rampa di lancio è il calciatore del Lione, Amine Gouiri. Nato il 16 febbraio 2000 a Bourgoin – Jallieu, nel dipartimento dell’Isère e con passaporto algerino.

Una delle squadre che si sta attivando per la valorizzazione dei giovani talenti in erba è senza dubbio il club dei Rouge et Bleus. Prima Lacazette, ora Amine. La cessione di Mariano Diaz, per la "modica" cifra di 22 milioni, non è una casualità. Il club del Presidente Aulas aveva evidentemente programmato già da tempo l’inserimento graduale del funambolo Gouiri. Terminata la trafila delle giovanili, il coach della Prima squadra Bruno Génésio, non ha esitato ad aggregarlo per un primo assaggio del calcio professionistico




Nel suo curriculum si legge a caratteri cubitali la posizione di punta centrale. Amine è un dominatore della zona offensiva. Mostra qualità tecnica sopraffine con una padronanza inusuale del pallone tra i piedi. Il metro e 80 di altezza agevola i suoi movimenti in area di rigore. Sembra però un giocatore più da progressione, alla Henry per intenderci. Destro naturale, utilizza con raziocinio pure il piede mancino. 

Ottimo il ruolino di marcia nelle rappresentative della Nazionale francese. Un cecchino con l’U17 (15 presenze e 20 reti), continuo e concreto sia con l’U18 (4 gettoni e 5 goal), sia con l’U19 (8 apparizioni e 5 marcature).

Gli eredi di Mbappé, Griezmann e Pogba sono pronti per cavalcare nuovi ed inesplorati successi. Amine Gouiri sarà di certo uno dei protagonisti del domani transalpino.


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