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di Lorenzo Petrucci
Giovane, ma già molto talentuoso. Il camerunense Daniel Barel Tueto Fotso è uno dei nuovi talenti in rampa di lancio della cantéra della Roma.
Nato il 20 febbraio 2003 a Douala in Camerun e preso giovanissimo dalla Roma nel 2016, stagione dopo stagione ha bruciato le tappe e ha convinto sempre più esperti e addetti ai lavori delle sue importanti qualità. Oggi non è più una novità e da sotto età è uno dei titolari dell’U17 giallorossa allenata da mister Fabrizio Piccareta.
Tre anni fa è stato l’oggetto del desiderio di diverse squadre, aprendo una vera e propria asta. Ad aggiudicarsi il ragazzo alla fine è stata la Roma che ha superato la concorrenza dell’Atalanta (che ne possedeva il cartellino) e di altre società del nord Italia.
Esterno alto di sinistra, fa della corsa e del dribbling le sue armi migliori, per questo quando viene lanciato in contropiede risulta essere devastante. Nonostante le sue azioni partano quasi esclusivamente dall'esterno, dimostra di essere attaccante prolifico, sfruttando al meglio tutte le sue doti di accelerazione e tiro.
A Trigoria si studia un cambio di ruolo in posizione di prima punta, ma su questo aspetto c’è ancora tempo e modo di lavorare. Lui intanto gioca (e molto bene) da esterno. La Roma se lo coccola convinta di avere in casa un altro giovane talento.
di Lorenzo Petrucci
Giovane, ma già molto talentuoso. Il camerunense Daniel Barel Tueto Fotso è uno dei nuovi talenti in rampa di lancio della cantéra della Roma.
Nato il 20 febbraio 2003 a Douala in Camerun e preso giovanissimo dalla Roma nel 2016, stagione dopo stagione ha bruciato le tappe e ha convinto sempre più esperti e addetti ai lavori delle sue importanti qualità. Oggi non è più una novità e da sotto età è uno dei titolari dell’U17 giallorossa allenata da mister Fabrizio Piccareta.
Tre anni fa è stato l’oggetto del desiderio di diverse squadre, aprendo una vera e propria asta. Ad aggiudicarsi il ragazzo alla fine è stata la Roma che ha superato la concorrenza dell’Atalanta (che ne possedeva il cartellino) e di altre società del nord Italia.
Esterno alto di sinistra, fa della corsa e del dribbling le sue armi migliori, per questo quando viene lanciato in contropiede risulta essere devastante. Nonostante le sue azioni partano quasi esclusivamente dall'esterno, dimostra di essere attaccante prolifico, sfruttando al meglio tutte le sue doti di accelerazione e tiro.
Ci sono ancora ampi margini di miglioramento per un ragazzo con la struttura fisica superiore a molti suoi coetanei, caratteristica che lo agevola particolarmente durante incontri con avversari più grandi.
A Trigoria si studia un cambio di ruolo in posizione di prima punta, ma su questo aspetto c’è ancora tempo e modo di lavorare. Lui intanto gioca (e molto bene) da esterno. La Roma se lo coccola convinta di avere in casa un altro giovane talento.
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