di Lorenzo Petrucci
Quando giochi a calcio e hai addosso gli occhi di club come Chelsea, City, United e Barcellona vuol dire che forse tanto male non sei. Se poi ti chiami Ronaldo ed a 16 anni giochi con la squadra U19 del Benfica allora capisci che forse gli interessamenti dei club sopra citati sono motivati.
Il calciatore in questione è Ronaldo Camarà, trequartista delle giovanili del Benfica. Classe 2003 nato in Africa - Guinea Bissau - ma in possesso del passaporto portoghese, quindi comunitario. Camarà inizia a giocare a calcio fin da piccolissimo nell’U10 dell’Atletico Povoense (altro club portoghese), per poi passare nel 2012 allo Sporting Lisbona e dal 2015 al Benfica.
Nel "club delle aquile" cresce in modo esponenziale arrivando in questa stagione a debuttare da sotto età con l’U19 in UEFA Youth League, giocando quattro delle sei gare del girone eliminatorio e segnando anche un gol. Negli anni, importanti top club europei hanno provato ad aggiudicarsi questo ragazzo, ma il Benfica ha sempre fatto muro, forte di un contratto che lega Camarà ai colori biancorossi fino al 2020.
Destro naturale, ma abile anche con il piede mancino, è il classico centrocampista offensivo che può ricoprire alla perfezione il ruolo di trequartista. Fa del dribbling, della tecnica, della creatività, della visione di gioco le sue caratteristiche principali. A differenza di molti giovani che preferiscono giocate individuali, lui si mette molto al servizio della squadra, dimostrando un’intelligenza tattica già ben sviluppata, che gli permette di accelerare o rallentare la manovra (quando necessario) durante la partita.
Deve crescere ancora dal punto di fisico e migliorare l’attitudine alla fase difensiva per essere maturo a tutti gli effetti. Dopo il fenomeno brasiliano e quello portoghese, il mondo del calcio è pronto ad accogliere un altro Ronaldo.
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