ROBERTO PICCOLI - 27/01/2001 - ITALIA


di Giovanni Sicilia - footballscouting.it

Possiamo affermare, senza timore d’essere smentiti, che negli ultimi anni una delle fucine dalla quale sono usciti molti tra i migliori talenti per il futuro calcistico italiano è sicuramente quella atalantina. Infatti, il club di Percassi rappresenta storicamente una grande scuola calcio dalla quale riescono a sbocciare molti calciatori che diventano poi i migliori prospetti nel proprio ruolo.

In tempi meno recenti ricordiamo Pippo Inzaghi, Riccardo Montolivo, Giampaolo Pazzini, mentre ultimamente, dopo un periodo di stallo, sembra che la società orobica sia tornata a puntare molto sul suo settore giovanile. I risultati si sono subito visti: Baselli, Gagliardini, Caldara e Conti sono solo alcuni dei nomi più altisonanti fra i grandi prodotti del settore giovanile atalantino. Oggi parleremo del prossimo baby prodigio che, probabilmente a breve, l’Atalanta presenterà al grande calcio.


Stiamo parlando del classe 2001 Roberto Piccoli, nato il 27 gennaio, attaccante di professione... e che attaccante! Il ragazzo - bergamasco DOC - inizia a giocare a calcio all’età di 5 anni. Dopo gli esordi in una piccola società bergamasca, a soli 7 anni viene chiamato a giocare nel settore giovanile atalantino. Lo crescono praticamente da sempre e i risultati si iniziano a vedere sin da subito.

Gol, tanti gol, che rappresentano in pieno il suo modo di pensare il calcio: vivere per segnare. La stagione 2016/17 è quella della consacrazione; al primo anno - sotto età - negli Allievi Nazionali raggiunge quota 24 gol in 26 gare. Numeri impressionanti che sorprendono tutti, persino mister Gasperini, che già straveda per lui e per le sue qualità (o perlomeno è quello che si dice a Zingonia), tanto da portarlo qualche volta con sé in Prima squadra per gli allenamenti settimanali. 


Proprio nelle sue poche esperienze coi grandi, ha potuto ammirare (e imparare) da vicino la forza dirompente e le qualità di Duvan Zapata. Durante un'amichevole contro il Caravaggio estiva mister Gasperini lo fa esordire in Prima squadra ed il risultato non tradisce le aspettative: 9-0 ed è subito tripletta.

Attualmente Roberto gioca nella Primavera atalantina trascinando una squadra di notevole talento ed uno score che fa registrare ben 10 reti all’attivo. Niente male per un esordiente che gioca per giunta da sotto quota. Il prossimo obbiettivo è quello di arrivare fino in fondo per provare a vincere il campionato di categoria, cercando di essere ancora più decisivo. I presupposti perché questo avvenga, non sembrano mancare.


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La squadra di mister Brambilla, non muore mai, gioca fino all’ultimo respiro e riesce spesso a vincere partite anche negli ultimi istanti di gara, quando ormai i risultati sembrano già acquisiti. Caso eclatante è stato il ribaltone nel match contro il Napoli che, a fine del primo tempo, vedeva i partenopei vincere facilmente per 3 a 0, salvo poi ricredersi al fischio finale, con l’Atalanta capace di ribaltare la partita e portare a casa la vittoria con il punteggio di 4 a 3. Minuti finali che sorridono alla Dea anche contro il Torino, quando è proprio Piccoli che mette a segno una doppietta firmando il pareggio.

Naturalmente, sia per la giovane età che per le sue caratteristiche, Roberto ha attirato le attenzioni di alcuni club inglesi che vorrebbero già portarlo via dall’Italia. Questa attenzioni, a suo dire, non lo influenzano più di tanto, perché afferma di pensare solo a giocare e divertirsi, facendosi scivolare le pressioni di dosso.


Dice di ispirarsi a Mario Mandzukic per pressing e grinta, mentre per le qualità di finalizzatore si rivede in Gonzalo Higuain. Roberto infatti, è un attaccante moderno, che ha dato prova di saper segnare nei più svariati modi. Oltre al fiuto del gol, sa rendersi protagonista anche in fase difensiva e nel trovare l'assist decisivo per il compagno. Nel tempo libero ama andare in bici, passione trasmessagli dal padre, che gli consente sia di svagarsi e al contempo di rimanere in forma.

I nomi ai quali si paragona sono importanti. Questo fa capire le ambizioni del ragazzo neo diciottenne che spera, un giorno, di poter realizzare il suo più grande sogno: esultare sotto la “sua” curva Nord nello stadio Atleti Azzurri d’Italia. 

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