FILIP STANKOVIC - 25/02/2002 - SERBIA

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di Lorenzo Petrucci

Vale il detto "buon sangue non mente". Cinque anni dopo l’addio al calcio, l’Inter è pronta a godersi un nuovo Stankovic. Questa volta è Filip, figlio di Dejan, nato a Roma nel 2002 quando il papà giocava con la Lazio di Roberto Mancini. La somiglianza con "Deki" è evidente, ma se papà a centrocampo correva dietro a pallone e avversari, il figlio se ne sta in porta e anche con ottimi risultati.

Ha come idolo Julio Cesar, protagonista insieme al padre dello storico Triplete e mostra ancora ampi margini di miglioramento. I 177 centimetri di altezza non sono un ostacolo dato che può ancora crescere in fisicità e tecnica, potendo contare su una base già solida. Di grinta ne ha da vendere proprio come papà Dejan, gli piace assumersi le responsabilità ed esulta per un rigore parato anche in allenamento, segno dell'impegno che ci mette quotidianamente per raggiungere il proprio obbiettivo.

Di Filip se ne parla molto bene: sempre concentrato, possiede capacità tecniche sopra la media. Cresce sotto l’ala protettrice di Luciano Castellini, ex portiere che per quarantadue anni ha detenuto il record di minuti di imbattibilità in Serie A e mentore di portieri come Pagliuca, Zenga, Toldo, Frey e lo stesso Julio Cesar.


I suoi primi tuffi li ha fatti tra i pali della Lazio. Successivamente il trasferimento a Milano sponda Inter. Poi la parentesi a Udine (quando Dejan è stato il vice a Stramaccioni), prima del ritorno in nerazzurro. Protagonista della vittoria un anno fa dello scudetto U16 con l’Inter, in questa stagione ha difeso la porta dell’U17 per sedici volte e in due occasioni anche quella della Primavera, debuttando al Torneo di Viareggio contro gli australiani dell’Apia Leichhardt.

L’Inter e gli interisti già scalpitano, pronti ad accogliere come nuovo beniamino il giovane Stankovic. Filip nel frattempo continua a crescere, migliorando di giorno in giorno, anche sotto gli occhi attenti del "Drago".

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