LOUIS JORDAN BAYER - 19/05/2000 - GERMANIA

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di Giorgio Dusi - footballscouting.it

A Mönchengladbach lo spogliatoio della Prima squadra del Borussia e quello dell’U19 si trovano nello stesso corridoio. Tra una porta e l’altra, sul muro, ci sono appese diverse maglie. Tra queste c’è anche la numero 15 di Louis Jordan Beyer. Il difensore classe 2000 l’ha meritata. È stato uno dei giocatori che, passati dal settore giovanile, è arrivato in Prima squadra. E, come vuole la tradizione del Borussia, ha visto la sua maglia appesa nel corridoio più importante del club.

L’esordio in Bundesliga del giovane nativo di Kempen è arrivato il 25 agosto 2018 nel derby del Reno (uno dei tanti) tra il Gladbach e il Bayer Leverkusen. Con Lang ed Elvedi fuori causa, Dieter Hecking ha voluto scommettere sul diciottenne. L’anno scorso non era andato oltre le 2 gare in panchina. Una settimana prima si era divertito in Coppa di Germania contro l’Hastedt, squadra di quinta divisione seppellita di gol dai Fohlen nel primo turno di DFB-Pokal. Un test poco probante, anche se ha rappresentato per Beyer la prima uscita ufficiale tra i professionisti.

Si era già fatto un buon nome nelle Under tedesche, ma il suo impatto con la Bundesliga è stato comunque sorprendente. Ha giocato sia da terzino destro, sia da centrale di difesa, dati gli infortuni di Lang, Elvedi e Ginter in diversi momenti della stagione. Beyer ha sempre risposto presente, senza soffrire particolarmente in nessuna delle due posizioni. Ha il fisico per giocare in mezzo e la tecnica e la gamba per partire da destra, ragion per cui Hecking lo ha schierato in entrambe le posizioni in momenti diversi della stagione e lo ha anche pubblicamente elogiato.

Un attestato di stima importante per un classe 2000, ancora alle prese con le carenze dovute all'età. Deve migliorare il posizionamento e non si spinge troppo in avanti, ma è anche questione di esperienza e di conoscenza dei tempi. 10 partite tra i professionisti, in fondo, sono ancora troppo poche per capire davvero che strada possa intraprendere, ma sicuramente la partenza lascia ben sperare.

A Mönchengladbach riconoscono il suo impegno: spesso si allena con l’U19, poi a fine allenamento si sposta sull’altro campo, dove c’è la Prima squadra svolgendo immediatamente un’altra sessione, a ritmi anche più sostenuti. Anche da questi dettagli si percepisce che Louis Jordan Beyer, è partito con il piede giusto. Jordan è il suo secondo nome, ma è quello con cui preferisce essere chiamato, anche perché suo padre lo ha scelto in onore di Michael Jordan. Conta il cognome, Beyer. Un rimpianto per il Fortuna Düsseldorf che lo ha perso a 15 anni, una soddisfazione per il Gladbach che se lo gode e ha deciso di puntarci.


Già nel febbraio 2018 Beyer è stato aggregato alla Prima squadra dopo aver sostenuto diversi allenamenti. Il 18 si è seduto in panchina contro il Dortmund al Borussia-Park. Non è entrato, ma ha raccontato comunque la sola emozione di "riscaldarsi davanti a 50mila persone". Poi ha aggiunto: "Quando in spogliatoio è entrato Marco Reus per salutare i suoi amici e si è seduto a fianco a me è stato un po’ strano…".

L’impressione gli dovrebbe essere passata in fretta, visto che lo scorso dicembre Reus e Beyer si sono trovati l’uno di fronte all’altro in campo al Westfalenstadion (dove le persone sono 80mila e non più 50mila). Il Gladbach si è arreso per 2-1, ma il classe 2000 è riuscito comunque a non sfigurare. Poi dopo un lungo periodo fuori dal giro ha ritrovato il posto e chiuso la stagione in crescendo, dopo aver sperimentato anche la Regionalliga con la seconda squadra dei Fohlen.

La prossima stagione però non c’è Gladbach II che tenga. Le intenzioni sono chiare: Louis Beyer vuole diventare un punto fermo del nuovo Borussia di Marco Rose che nascerà in estate. Vista l’affinità del tecnico con i giovani, il numero 15 ha tutto il diritto di pensare in grande. Perché prendersi uno spazio in corridoio, non gli basterà di certo!


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