TIMOTHY TARPEH WEAH - 22/02/2000 - STATI UNITI

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di Lorenzo Petrucci

Da tempo gli Stati Uniti attendono un giocatore che rappresenti la propria Nazione nel panorama calcistico mondiale. Negli ultimi vent’anni ci hanno provato in molti senza però poi riuscire rispettare le attese. Ora però sembra essere arrivato il nome giusto: Timothy Tarpeh Weah, figlio del più noto George, nato a New York il 22 febbraio del 2000 si candida a portare più in alto possibile la bandiera a stelle e strisce.

 
Attaccante esterno molto veloce e forte fisicamente, possiede una grande tecnica e un ispirato senso del gol. Bravo ad attaccare la profondità e a liberarsi della marcatura, parte spesso largo a sinistra per poi accentrarsi. Perfetto in un 4-3-3 sia come laterale, sia come prima punta d’inserimento. Per caratteristiche assomiglia proprio a papà George.

Timothy ha iniziato a giocare a calcio nella Rosedale Soccer Club, nel Queens, una scuola calcio di proprietà dello zio, per poi crescere calcisticamente nel settore giovanile dei New York Red Bulls, per poi approdare - all’età di 17 anni - al Paris Saint Germain. Con il club francese ha esordito in prima squadra il 3 marzo 2018 in occasione della partita contro il Troyes. Il 4 agosto successivo è arrivato il primo gol da professionista nella Supercoppa di Francia vinta per 4-0 contro il Monaco.


Già nel giro della Nazionale maggiore statunitense, il 27 marzo 2018 è diventato il primo millennial a giocare con gli “Yanks” e il 29 maggio scorso contro la Bolivia è diventato il terzo più giovane marcatore di sempre con la maglia a stelle e strisce.

Una carriera già importante alle spalle: Nazionale, il salto dal nuovo al vecchio continente, il PSG, sei mesi in prestito al Celtic e da giugno 2019 a titolo definitivo al Lille andando a sostituire in parte i due terminali offensivi Pèpè (passato aall'Arsenal) e Raphael Leao (nuovo attaccante rossonero) per una nuova esperienza in Francia, perché il giovane Timothy è pronto a stupire, seguendo le orme di papà George.

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