JEREMY DOKU - 27/05/2002 - BELGIO/GHANA

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di Marco Fanuli

Il vivaio dell'Anderlecht ha terra fertile per il talento. Non a caso l'oggetto del desiderio del mercato estivo 2019 di Juve e Inter, Romelu Lukaku - neo nerazzurro - proviene proprio dal settore giovanile dei pluricampioni di Belgio, che non sembra conoscere soste in fatto di giovani promesse. Conferma ulteriore arriva dal profilo del classe 2002 belga (di origini Ghanesi) Jeremy Doku, ala sinistra (o destra) d'attacco, promosso in Prima squadra dopo aver vissuto oltre 7 anni di settore giovanile bianco-malva. 

Originario di Anversa - dove in periferia nell'Olympic Deurne ha dato i suoi primi calci al pallone - dalla stagione 2019/20 sembra aver convinto definitivamente lo staff del tecnico Simon Davies che lo ha schierato nelle prime uscite stagionali di Jupiler Pro League nell'undici titolare in posizione di ala destra ad appena 17 anni, dopo le 6 presenze nella stagione precedente.

Ha rappresentato il Belgio ai Campionati Europei U17 nel 2018 e nel 2019 risultando determinante soprattutto durante la fase di qualificazione con 5 reti in altrettanti match. Sempre nel 2018 è stato molto vicino a vestire la maglia del Liverpool, ma in accordo con famiglia e società, ha preferito rimanere in Belgio e continuare il suo sviluppo in patria. Ha debuttato da professionista con l'Anderlecht nella sconfitta per 4-2 in Jupiler Pro League contro Sint-Truidense il 25 novembre 2018, all'età di 16 anni. 



Di piede destro, ma molto vicino all'ambidestrismo, ama puntare l'uomo con dribbling secchi e finte a ripetizione, alla ricerca della linea di fondo per assistere un compagno o per tentare l'affondo personale. Pecca nel gioco aereo e ovviamente nei ripiegamenti difensivi, data la sua propensione ad offendere. 

Giocatore creativo, sgargiante nelle prestazioni, con la palla tra i piedi utilizza spesso la grande tecnica di cui dispone, in l'accelerazione, nei cambi di direzione e nel dribbling nel corto. Veloce di piedi, gambe e testa, non si risparmia mai nemmeno sul piano fisico, riuscendo a gestire l'intero arco della partita con naturale facilità, nonostante i continui "strappi" previsti dal suo gioco.

La stagione 2019/20 sarà determinante per il futuro di Doku e quello dell'Anderlecht per capire se, l'ennesimo prodotto del vivaio, avrà la stoffa per diventare un campione. 

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