KENNETH TAYLOR - 16/05/2002 - OLANDA

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di Lorenzo Petrucci

Già sul taccuino dei top club europei, Kenneth Ina Dorothea Taylor è solo l’ultimo delle giovani promesse in rampa di lancio nell’Ajax. Taylor, non ancora maggiorenne, si appresta a seguire le orme di chi, prima di lui, si è affermato prima con i Lancieri e poi nel resto d'Europa.

Questo è anche quello che spera il ragazzo nato ad Alkmaar nel 2002 e trasferitosi ad Amsterdam da piccolissimo (notato dall’Ajax a 8 anni quando militava ancora nel SV De Foresters) dove ha svolto tutta la trafila con l’Academy dell'Ajax fino ad oggi con la formazione U21.

Alto un metro e 80 centimetri, mancino, ma abile con entrambi i piedi è il classico centrocampista schierabile dalla mediana fino alla trequarti. Nazionale olandese praticamente da sempre, oggi è il capitano dell’U17 Oranje.

Bravo nel recuperare palloni, ma anche nel passaggio, nell’interdizione e in cabina di regia. In mezzo al campo può ricoprire quasi tutti i ruoli; praticamente un jolly a servizio della squadra. Ammira Matic e De Bruyne, ma per qualità tecniche e fisiche è accostabile a Lasse Schone, bandiera dell’Ajax fino alla scorsa stagione, prima dell’approdo in Italia al Genoa.


Pep Guardiola in persona ha già espresso ottime parole per Taylor, tant'è che sono circolate immediatamente notizie di un interessamento del Manchester City. L’Ajax non ha perso tempo e recentemente ha rinnovato il suo contratto fino al 2021.

Ha già debuttato con lo Jong Ajax (la seconda squadra dei Lancieri - ndr) un anno fa in Eerste Divisie e quanto prima si appresta a esordire anche con la Prima squadra. Può e deve ancora migliorare sotto il punto di vista fisico e dell’intensità, è dotato di una forte personalità, non solita nei ragazzi della sua età. È dedito al lavoro e al sacrificio e con questa mentalità presto potrebbe raggiungere gli obiettivi prefissati.

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