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Scoperto da Bruno Conti e segnalato da Zbigniew Boniek - due che masticano calcio da tanti anni - Nicola Zalewski è uno dei principali protagonisti della stagione della Roma Primavera. Giovanissimo, classe 2002, è nato nei pressi di Roma, a Poli, un paesino di appena 2500 anime a est della capitale. Lì trent’anni fa la famiglia si è trasferita dalla Polonia.
di Lorenzo Petrucci
Scoperto da Bruno Conti e segnalato da Zbigniew Boniek - due che masticano calcio da tanti anni - Nicola Zalewski è uno dei principali protagonisti della stagione della Roma Primavera. Giovanissimo, classe 2002, è nato nei pressi di Roma, a Poli, un paesino di appena 2500 anime a est della capitale. Lì trent’anni fa la famiglia si è trasferita dalla Polonia.
Nicola è in possesso del doppio passaporto. Fino ad ora ha vestito la maglia delle selezioni giovanili polacche, vantando la convocazione con l’U20 al Mondiale di categoria dello scorso giugno, ma fino al compimento della maggiore età ha ancora la possibilità di scegliere la nazionale italiana.
Zalewski ha dato i primi calci al pallone al Zagarolo, per poi essere presto notato da Bruno Conti che all’età di nove anni lo ha presto vestito di giallorosso. Un metro e 72 centimetri di altezza di pura qualità. Dal fisico brevilineo, è il classico centrocampista offensivo schierabile negli ultimi trenta metri del campo, ma con gli anni è migliorato anche in fase di non possesso.
Può giocare da intermedio di centrocampo, come trequartista o ala sinistra. Una delle sue doti è appunto la duttilità. Nato come trequartista, dai tempi dell’U15 è stato arretrato di qualche metro, dove oggi fa le fortune della Primavera di Alberto De Rossi. Accelerazione, dribbling, abilità nel palleggio e una visione di gioco superiore alla norma, cerca spesso la giocata dimostrando anche personalità, oltre a un buon tiro niente male.
Zalewski ha dato i primi calci al pallone al Zagarolo, per poi essere presto notato da Bruno Conti che all’età di nove anni lo ha presto vestito di giallorosso. Un metro e 72 centimetri di altezza di pura qualità. Dal fisico brevilineo, è il classico centrocampista offensivo schierabile negli ultimi trenta metri del campo, ma con gli anni è migliorato anche in fase di non possesso.
Può giocare da intermedio di centrocampo, come trequartista o ala sinistra. Una delle sue doti è appunto la duttilità. Nato come trequartista, dai tempi dell’U15 è stato arretrato di qualche metro, dove oggi fa le fortune della Primavera di Alberto De Rossi. Accelerazione, dribbling, abilità nel palleggio e una visione di gioco superiore alla norma, cerca spesso la giocata dimostrando anche personalità, oltre a un buon tiro niente male.
Il suo idolo è Neymar, ma per caratteristiche assomiglia a Lorenzo Insigne. La Roma punta molto su di lui avendogli già fatto firmare un contratto da professionista fino al giugno 2022 con la speranza di fare presto le fortune della Prima squadra.
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