GABRIEL MARTINELLI - 18/06/2001 - BRASILE/ITALIA

Embed from Getty Images
di Alessandro Iacobelli

Il mago di Guarulhos scrive il futuro del pianeta calcio. Gabriel Martinelli ormai non è più una sorpresa. Nato il 18 giugno 2001 in terra brasiliana, può contare anche sulla nazionalità italiana. Un giorno, ovviamente, dovrà prendere una strada sola. Intanto continua un ottimo percorso di gavetta in Gran Bretagna.

La carriera del piccolo Gabriel inizia nel vivaio del Corinthians. Dopo qualche anno ecco il passaggio alla compagine dell’Ituano. Una media gol strabiliante nel torneo giovanile di São Paulo lo spedisce senza ostacoli in Prima squadra. Lodevole il percorso rossonero nel torneo statale con il piccolo illusionista in rete per 6 volte in 14 gettoni totali.

Il dado è tratto. Il nome di Martinelli campeggia sui taccuini dei principali talent scout del panorama pallonaro. La fila è lunghissima, ma l’italo-brasiliano ha già scelto. Londra chiama: Martinelli è dell’Arsenal. I numeri con la casacca dei Gunners sono davvero altisonanti. Impressionante la media gol in EFL Cup, dove il ragazzo trafigge in 4 circostanze i portieri avversari in 2 apparizioni. Da applausi anche in UEFA Europa League: 5 presenze con 3 marcature. Apprezzabile pure il cammino in Premier League con 10 caps ed una rete.





I repentini cambiamenti alla guida tecnica all’ombra dell’Emirates Stadium non ha condizionato la carica emotiva del gioiello classe 2001. Da Emery alla gestione ad interim di Ljumberg, fino al nuovo corso targato Arteta. Nel settore offensivo può svariare senza una meta fissa. 

Predilige il ruolo da prima punta, ma i vari allenatori lo hanno sempre utilizzato in zone più laterali. Da sinistra a destra sprigiona velocità, imprevedibilità e talento puro. Coraggioso nel dribbling e deciso sotto porta. Bravo anche nel gioco aereo, nonostante una stazza discreta, ma non colossale.

Certo, la concorrenza è rilevante. Aubameyang, Lacazette e Ozil sono mestieranti che non hanno bisogno di presentazioni. Crescerà tanto e bene Gabriel Martinelli. Bisogna solo attendere il naturale sviluppo della sua promettente carriera.

Commenti